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  • Milan, Krunic: 'Sempre pronto a sacrificarmi per la squadra, non importa il minutaggio'

    Milan, Krunic: 'Sempre pronto a sacrificarmi per la squadra, non importa il minutaggio'

    Rade Krunic, centrocampista rossonero, ha parlato a Milan TV dopo la vittoria sull'Atalanta: "Do sempre il massimo quando sono in campo? Penso che lo fanno sempre i miei compagni, fanno sempre il massimo quando vengono chiamati in causa. Siamo sempre pronti a fare qualsiasi sacrificio per la squadra, non chiedo di cosa c’è bisogno. Bisogna vincere, è la cosa più importante".

    RECUPERO IN SCIVOLATA L'IMMAGINE DELLA PARTITA - "Penso che il gol di Theo sia l’immagine più bella. È stato un intervento importante il mio, danno una spinta in più alla squadra. Ognuno di noi fa il massimo, poi ci sono tanti in partita che si vedono meno, poi il mister ce li fa rivedere e li notiamo meglio".

    SEMPRE A DISPOSIZIONE DELLA SQUADRA - "Mi fa piacere sentire queste parole, sono sempre disponibile per la squadra. Di qualsiasi cosa c’è bisogno: 1 minuto, 30 o 95 non mi importa, mi importa solo fare il massimo. Poi a volte sbaglio, forse ci sono giocatori più importanti di me ma tutti diamo il massimo e questa è la cosa più importante che deve rendere orgogliosi i nostri tifosi".

    CARATTERISTICHE - "Penso anche io che ho caratteristiche importanti, magari mi manca un po’ di fiducia, qualche gol e assist, con un po’ di fiducia è molto più facile giocare. Poi dipende dalla partita, oggi ho fatto la mezz’ala e penso che è il ruolo in cui mi trovo meglio perché posso fare inserimenti senza palla ed è quello che mi ha chiesto il mister. Poi ho giocato mediano, a sinistra o sulla trequarti, a me non importa, sono sempre concentrato su quello che chiede il mister".

    FIDUCIA - "Io forse ho fiducia quando siamo bassi, quando difendiamo, quando abbiamo il possesso. Mi manca un po’ di fiducia davanti alla porta, gli ultimi 20 metri per fare giocate importanti: ma oggi avete visto che abbiamo altri giocatori capaci di fare queste cose. Oggi la tifoseria ci spingeva anche quando sbagliavamo, è una cosa che ci aiuta molto".

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