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  • Milan, l'ultimo miracolo di Montella: ha rivalutato un mercato flop
Milan, l'ultimo miracolo di Montella: ha rivalutato un mercato flop

Milan, l'ultimo miracolo di Montella: ha rivalutato un mercato flop

  • Daniele Longo
Come rivalutare un mercato estivo caratterizzato dall'austerity e dall'arrivo di giocatori bocciati ancora prima di scendere in campo. La scorsa estate il Milan chiuse la campagna acquisti con 6 volti nuovi: Gianluca Lapadula, Gustavo Gomez, Josè Sosa, Mario Pasalic, Mati Fernandez e Leonel Vangioni. 25 milioni di euro, che considerando la distribuzione delle rate quest'anno pesano direttamente sulle casse rossonere per circa 15 milioni di euro per i cartellini, più circa 7 milioni di euro lordi di ingaggi. A questi va aggiunta la spesa variabile (in base alle presenze) per il centrocampista croato in prestito dal Chelsea e l'ingaggio dell'argentino ex River da 1,25 milioni di euro netti per quattro anni.

SOSA IN CATTEDRA -  "Sosa è cresciuto moltissimo, quando abbiamo scelto di prenderlo siamo stati criticati, ma se cerchi un giocatore di spessore e non hai grande budget è difficile prendere un giocatore più giovane e più bravo di lui. Aveva bisogno di un po’ di ambientamento, ma sta crescendo sempre di più. Abbiamo avuto ragione a puntare su di lui". Vincenzo Montella si è tolto il primo sassolino dalla scarpa, su un giocatore che lui stesso aveva indicato la scorsa estate. Un esborso importante per un 31enne, il solito giocatore strapagato? Probabilmente, ma a conti fatti ha avuto ragione il tecnico campano. Il Milan è tornato a girare con l'utilizzo costante, nel nuovo ruolo di regista, dell'ex Besiktas. Al suo fianco Mario Pasalic ha fugato ogni dubbio legato alla sua condizione fisica, due gol in campionato e tanta sostanza in mediana. Senza dimenticare quel Leonel Vangioni che ha risposto presente in quest'ultimo mese e mezzo, dopo che gli infortuni di De Sciglio, Antonelli e Calabria aveva aperto lo stato di emergenza.

MONTELLA DA' VALORE ALLA ROSA - Chi deve dimostrare ancora e molto è Gustavo Gomez. A conti fatti è stato il secondo investimento più oneroso, da lui ci si aspetta qualcosa in più per non considerarlo un flop. Le qualità fisiche ci sono, meno quelle tecniche e tattiche. Montella lo ha comunque utlizzato ben 13 volte, facendolo sentire parte integrante del gruppo. Per una società come quella rossonera poter contare su un tecnico che sa valorizzare la rosa è un punto di partenza determinante. Basti pensare alla difficile convivenza tra Bacca e Lapadula, amici fuori, concorrenti per una maglia da titolare. L'ex Pescara ha dato il suo contributo con 5 gol segnati, nonostante un utilizzo ben al di sotto delle aspettative estive. Bravo il tecnico a stimolarlo nei momenti più difficili. L'unica delusione è quella relativa a Mati Fernandez, l'unico dei nuovi acquisti a non aver dato un contributo alla causa. Tra i tanti meriti stagionali dell'Aereoplanino, quello di aver fatto ricredere anche i più scettici su questi giocatori. 

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