Milan, la stagione è finita in ogni caso. Gazidis coerente con Ibra: speriamo di non doverlo rimpiangere...
Per una volta l’ad sudafricano è stato coerente: uno come Ibra non c’entra nulla con il progetto Rangnick che stanno portando avanti. Ed è forse per questo motivo che Gazidis non avrebbe voluto prenderlo nemmeno a gennaio. Dunque la decisione è già stata presa e il divorzio é consensuale. Nulla di nuovo per noi, ma adesso è chiaro per tutti. Anche per quelli che dovranno negare l’evidenza per queste ultime 13 partite. Lo stop del campionato ha fatto prevalere nell’animo da campione dello svedese la voglia di lottare e giocare piuttosto che la delusione nel vedere tramontare rapidamente il suo personale progetto in rossonero. Quindi siamo sicuri che Ibra dará il massimo in queste ultime 13 partite e farà il possibile per lasciare un bel ricordo ai suoi tifosi e, perché no, per dimostrare a Gazidis e company che si sbagliano a lasciarlo partire cosí a cuor leggero. Oltretutto sia per Ibra sia per Bonaventura si prospetta un trasferimento in Serie A. Il Milan di Rangnick ci giocherà contro e i due avranno la possibilità di prendersi qualche rivincita, esattamente come fece Pirlo 8 anni fa. Non vorrei che noi tifosi del Milan, dopo le numerose e cocenti delusioni di questi anni, fossimo destinati a rimpiangere Ibra e Bonaventura nel vederli con le maglie di Bologna e Roma. Speriamo oltretutto che l’elenco dei rimpianti, nel caso, si fermi a questi due.