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  • Milan-Lazio, il doppio ex Zaccheroni: 'Finalmente Calhanoglu, quanto incide! Su Luis Alberto...'

    Milan-Lazio, il doppio ex Zaccheroni: 'Finalmente Calhanoglu, quanto incide! Su Luis Alberto...'

    Questa sera Milan e Lazio si sfideranno nell’ultimo match del 2020 e un doppio ex, Alberto Zaccheroni, racconta la sfida a la Gazzetta dello Sport: “Lo stadio vuoto aiuta? Sì, per me è una certezza: San Siro spaventa. Calhanoglu è finalmente arrivato e a questo punto mi viene da pensare che una delle due opzioni abbiano influito, o entrambe: il cambio di modulo o l’assenza del pubblico. Da dopo il lock down è decisamente un altro giocatore. Sempre presente, sempre incisivo, sempre convinto. Prima aveva delle pause, non sapevi quando ce l’avevi totalmente. Sono curioso di vedere cosa gli succederà quando tornerà il pubblico. Ha grande qualità tecnica, e questa non si discute. Sulla personalità serve la controprova, ma è uno di quei giocatori ai quali direi: “Vai in campo e gioca come sai”. Vedo la sua reazione quando sbaglia qualche giocata, non lo caricherei di troppe responsabilità”. 

    CALHA O LUIS? - “Sono i due maggior talenti delle loro squadre, Sono diversi ma fanno la differenza allo stesso modo. Oggi Calhanoglu incide di più, cerca maggiormente il tiro, la porta. Luis Alberto è più rifinitore. Mi sembra un po’ umorale ma ha personalità. Parlo per quello che vedo da fuori. Offre un contributo prezioso a Immobile che sta facendo qualcosa di disumano. Fare gol in A resta più difficile che farlo altrove. Mi permetto di dire che aspetto ancora l’esplosione di Milinkovic: ha tutto per essere la miglior mezzala in circolazione, deve sbloccarsi”. 

    I SEGRETI DEL MILAN - “Ci sono tanti fattori. Maldini è uno dei primi. Conosco benissimo Paolo e lui conosce ancora meglio le dinamiche interne alla squadra. Lo faceva da capitano e lo farà oggi da dirigente, con responsabilità ancora più grandi: sa metterti a suo agio, “pulisce l’aria”, interviene se ci sono difficoltà. E’ un patrimonio che altri non hanno, i giocatori di oggi lo avvertono. Lui dà certezze, Ibra toglie altre responsabilità. Sembra dire: “Ci penso io, nelle difficoltà appoggiatevi a me”. Quando a inizio stagione mi chiedono un pronostico sullo scudetto, rispondo: “Fatemi vedere dove gioca Zlatan…>>”. 

    SULLA LAZIO - “E’ difficile ricaricarsi dopo quello che è successo la scorsa stagione. Hanno dato il meglio e davanti avevano l’occasione della vita: erano talmente lanciati che senza l’interruzione per la pandemia avrebbero davvero potuto vincere lo scudetto. Avevano un’energia straordinaria e ora quella stessa energia va ritrovata, ma se non vivi quell’adrenalina è difficile. Gli alti e bassi dipendono da questo, i giocatori sono gli stessi”.

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