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  • Samp-Milan, le pagelle di CM: Kessie e Bonaventura da film horror, male Montella. Torreira domina, è ovunque

    Samp-Milan, le pagelle di CM: Kessie e Bonaventura da film horror, male Montella. Torreira domina, è ovunque

    • Gianluca Minchiotti, Federico Zanon
    Sampdoria-Milan 2-0

    SAMPDORIA

    Puggioni s.v.: nel primo tempo bene in uscita su Kalinic e Rodriguez, nella ripresa salva bene su Cutrone (che però era in fuorigioco). Non fa una parata, solo interventi in uscita.   

    Bereszynskj 7: sicuro e costante sia in difesa che negli spostamenti in avanti, una roccia. 

    Silvestre 6,5: insieme a Ferrari, combatte e sgomita contro l'unica punta rossonera (Kalinic).

    Ferrari 6: vale quanto detto per Silvestre. Qualche imprecisione nei disimpegni, con troppi palloni regalati agli avversari. 

    Strinic 6,5: molto bene nei primi minuti in fase di incursione, poi cala un po' alla distanza e bada soprattutto a tenere a bada gli avversari. 

    Barreto 6: solita gara di dinamismo e sostanza a centrocampo.

    Torreira 8: ha dei numeri e li fa vedere anche stavolta, sia in costruzione che al tiro. E anche in fase difensiva è dominante (come nello spalla a spalla in area con Kessie).
    (93' Capezzi s.v.

    Praet 6: prova a dare geometria alla squadra, ma osa poco a livello di inventiva. Nel secondo tempo un pestone ne condiziona un po' il match.
    (90' Alvarez 7: entra e segna al primo pallone toccato, cosa si vuole di più?) 

    Ramirez 7,5: gli spunti di classe sono i suoi, come il modo in cui si libera sulla destra nel primo tempo, per poi concludere di sinistro (deviato da Romagnoli). Nella ripresa non è da meno, salvo calare nel finale a causa di un acciacco. 
    (83' Verre s.v.)

    Quagliarella 7: non sembra che abbia 34 anni: corre come un forsennato ed è il primo a portare il pressing. 

    Zapata 7: combatte e fa valere la sua stazza, può giocarsi meglio l'occasione avuta nel primo tempo, ma nel secondo tempo non sbaglia e fulmina Donnarumma. 

    All. Giampaolo 8: imposta la partita alla grande, la sua squadra è organizzata e combatte dal primo all'ultimo minuto. Applausi. 

    MILAN 
    Donnarumma 6:
    non deve compiere interventi super, incolpevole in occasione dei gol della Samp.

    Zapata 4,5: salva un gol su...Zapata nel primo tempo, 'regala' un gol...a Zapata nel secondo. Nel finale scivola e permette ad Alvarez di chiudere il match.

    Bonucci 5,5: il Milan cercava un valore aggiunto, un leader e una sicurezza, qualcosa non torna. Leo non è ancora quello della Juve, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

    Romagnoli 6: la palla alle spalle lo mette spesso in difficoltà, ma il suo è un match senza particolari sbavature.

    Abate 5: da quella parte la Samp sfonda spesso, non è sempre puntuale nell'aiuto a Zapata, non crea particolari problemi a Strinic. Il Milan da quella parte non si vede mai. (82' Borini sv).

    Kessie 4: lento, impacciato, impreciso. Il primo tempo è un valzer di orrori più che di errori. Non si riprende nella ripresa, sbaglia tutto quello che fa.

    Biglia 6: predica nel deserto, non ha quasi mai la linea di passaggio libera, è l'unico che prova a inventare qualcosa e a dare ritmo.

    Bonaventura 4,5: tocca il pallone due volte di più di quello che deve. A volte dovrebbe giocare più semplice (78' Cutrone sv).

    Ricardo Rodriguez 6: lontano parente del giocatore autoritario visto nelle ultime uscite. Ha il merito di provarci, spinge più di Abate, non è preciso nel cross.

    Suso 5: trotterella per il campo a caccia di una posizione che, dietro la punta, non trova quasi mai. Le cose migliori le fa partendo da destra, non può essere un caso (78' Calhanoglu sv).

    Kalinic 5,5: là davanti tutto solo, a muoversi, a fare a sportellate, ma la palla la vede poco, non solo per colpa sua. Una buona sponda per Suso, un tiro complicato su cross di RR. Stop.

    Montella 4,5: il suo Milan è brutto da vedere. Una squadra che gioca poco a calcio, a tratti soporifera. I cambi arrivano troppo tardi. Puggioni non ha fatto neanche una parata, la colpa non può essere solo di chi è in campo.

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