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    Milan, Li rifiuta 450 milioni! Fassone, vie legali per isolare i cinesi nel Cda

    A Casa Milan continua ad aleggiare un'aria di mistero, una fitta nebbia che va in netto contrasto con il sole che, in estate, dovrebbe illuminare, e far sognare, il calciomercato. Trattative, nomi, summit di mercato, viaggi all'estero per individuare il talento su cui puntare. E invece, al momento, tra le mura rossonere l'unica preoccupazione è il futuro societario. La Uefa che fa tremare il nuovo Milan, Fininvest che non vuole essere coinvolta negli attuali problemi finanziari rossoneri e Yonghong Li che rifiuta un'offerta da 450 milioni di euro!

    NO SECCO! - Già, come scrive la Repubblica, i cinesi hanno rifiutato un'offerta da 450 milioni di euro, compresi i debiti col fondo americano Elliot, proveniente da Dubai (più precisamente dall'immobiliarista Al-Falasi); oltre a un'altra offerta che gli avrebbe permesso di rimanere socio di minoranza al 30%. Sullo sfondo, poi, c'è anche un altro nome nuovo interessato: tale mister Xia, attivo anche lui nel ramo immobiliare, pronto a investire 250 milioni di euro. Al momento, Yonghong Li, Han Li, Lu Bo e Xu Renshuo, anima cinese del Milan e del Cda, non hanno intenzione di cedere, bensì di trovare in patria o negli Emirati il denaro necessario per tamponare. E se proprio devono ascoltare un'offerta, non deve essere inferiore ai 750 milioni di euro. 

    "SCISSIONE" - Inoltre, sempre secondo la Repubblica, l'incontro tenutosi ieri tra Fassone, Marco Patuano e Paolo Scaroni, tre dei più importanti consiglieri d'amministrazione italiani, ha svelato la situazione critica del club, che ormai è diviso in due fazioni. E la riunione è stata fatta per studiare le vie legali per isolare la parte cinese del Cda. Nubi rossonere in quel di Casa Milan...

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