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  • Milan, ma chi l'ha scelto Giampaolo? Altro che Champions, obiettivo salvezza

    Milan, ma chi l'ha scelto Giampaolo? Altro che Champions, obiettivo salvezza

    • Cristiano Ruiu
      Cristiano Ruiu
    Guardando dagli studi di Telelombardia e dal divano di casa le partite di questo turno di Champions League e ripensando alle ultime sconfortanti prestazioni del Milan ho quasi benedetto quella parata di Handanovic all’ultimo minuto di Inter-Empoli. Quella parata che ha infranto un sogno di noi rossoneri, cioè tornare in Champions League. Mi sono immaginato questo Milan messo così male prendere schiaffoni in tutta Europa. L’Atalanta ha perso due partite su due ma contro lo Shakhtar a San Siro ha dato prova di grande carattere e grande organizzazione di gioco. Ha dimostrato di non avere esperienza europea, ma di poterci stare in Champions League. Provate a pensare che figure avrebbe fatto il nostro Milan.

    E non mi venite a dire che se il Milan si fosse qualificato alla massima competizione continentale le cose sarebbero cambiate. Nossignori. Gli introiti della Champions avrebbero coperto una minima parte delle voragini che si sono aperte nei bilanci di questi anni. Leonardo aveva già firmato per il PSG e Gattuso, esasperato, aveva già deciso di mollare baracca e burattini. Tanto è vero che Giampaolo era già stato bloccato e aveva già comunicato alla Sampdoria il suo addio. Non illudetevi che sarebbero arrivati giocatori diversi da quelli che sono arrivati. Per questo motivo meglio così. E meglio non andare nemmeno in Europa League, una delle pochissime scelte lungimiranti dell’attuale catena dirigenziale, scelta che oltretutto è stata suggerita da Nyon, non è stata farina del sacco di Gazidis e company.

    E’ molto triste fare questo discorso ma dà la dimensione esatta del punto, bassissimo, a cui è approdato il Milan. Un punto in cui nessuno si vuol prendere la responsabilità di fare quello che è ormai inevitabile fare, cioè cambiare l’allenatore, il meno colpevole di tutto questo. Ma il primo che pagherà. L’unico che ha avuto il coraggio di esprimere il pensiero della dirigenza sull’allenatore è stato il figlio 14enne di Boban, sui social. Pazzesco, pensate a che punto è arrivato il Milan. Che Giampaolo non avesse il sostegno del croato fin dall’inizio era chiaro. La schizofrenia delle scelte di mercato e i continui cambi di modulo ne sono stati la conferma. Ma a questo punto sorge spontanea la domanda: ma chi l’ha scelto Giampaolo? Era stato opzionato ben prima che arrivasse Boban, ma chi l’aveva preso?

    Se ci pensate il Milan ha ripetuto lo stesso errore degli ultimi 3 anni. Montella, preso da Galliani, è stato confermato (con tanto di rinnovo contrattuale) da Fassone e Mirabelli, che però non erano convinti di lui. Gattuso, preso da Fassone e Mirabelli, è stato confermato da Leonardo che però non era convinto di lui. Giampaolo idem. Ma chi l’ha preso? Scaroni? Gazidis? Maldini? Chi? Chi continua a scegliere gli allenatori che poi non vengono protetti e sostenuti dai dirigenti? Boh. Ma è solo uno dei tanti misteri del Milan di questi anni. L’epilogo è scritto: se non sarà Genova, sarà poco dopo, ma Giampaolo verrà esonerato e un’altra stagione verrà buttata alle ortiche. Ortiche peraltro molto care. Chissà se a fine anno, verrà cambiato nuovamente tutto il management oppure quello avrà continuità?

    Ormai i tifosi del Milan non hanno più certezze, solo tanti mal di pancia. Di certo però una squadra così allo sbando come quest’anno non si era mai vista. E adesso si capisce bene perché Gattuso se ne era andato, anche a costo di rinunciare a un anno di contratto, cosa che non fa mai nessun allenatore. Per amore del Milan Rino non voleva prendere parte a questo scempio. Purtroppo non si vede ancora il fondo del barile. E siamo solo a inizio ottobre. La speranza è che al posto di Giampaolo arrivi un allenatore in grado di risvegliare almeno un briciolo di orgoglio nei giocatori di maggior esperienza e caratura. Non si può più parlare di “vecchia guardia” perché ormai non esiste più e non se ne vede nemmeno l’ombra.

    C’è di buono che il Genoa, ultima spiaggia per Giampaolo, sta attraversando un pessimo momento, quasi quanto il Milan. E quindi sabato potrebbe arrivare il classico “brodino” per il malato. Che non cambierebbe nulla, se non posticipare una decisione già presa. Oltretutto non è che Udinese, Torino e Fiorentina scoppiassero di salute eppure contro di noi sembravano rulli compressori. Il 16esimo posto in classifica e i 6 punti racimolati sono addirittura troppa grazia per quello che ha messo in mostra il Milan finora. Altro che Champions League e valorizzazione dei giovani, il primo obiettivo del prossimo allenatore del Milan, purtroppo, dovrà essere la salvezza.

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