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  • Maldini: 'Il Milan non è costruito per vincere! Un mio ritorno? Ci furono dei contatti, poi sono spariti tutti'

    Maldini: 'Il Milan non è costruito per vincere! Un mio ritorno? Ci furono dei contatti, poi sono spariti tutti'

    Ritirato nella giornata di ieri il premio Liedholm, che viene consegnato a chi si è distinto per essere non solo un campione in campo, ma anche come uomo, Paolo Maldini si è concesso ad una lunga intervista con la Gazzetta dello Sport. Tanti i temi trattati, a partire dal progetto tecnico del Milan in campionato: "Que­sto Milan è un grup­po nuovo con un al­le­na­to­re nuovo. La realtà è che non sanno an­co­ra quale può es­se­re il vero obiet­ti­vo: di certo non il cam­pio­na­to, però credo pos­sa­no en­tra­re nella lotta Cham­pions. Senza soldi la ge­stio­ne è com­pli­ca­ta. Ma la cam­pa­gna ac­qui­sti dice che il club ha pro­gram­ma­to poco. Que­sta non è una squa­dra co­strui­ta per vin­ce­re".

    Impossibile non parlare del tecnico, Filippo Inzaghi e della cessione di Mario Balotelli: "Se Pippo è ar­ri­va­to dov’è, si­gni­fi­ca che è bravo. La ga­vet­ta non è in­di­spen­sa­bi­le, io ho avuto di­ver­si com­pa­gni che erano già po­ten­zia­li al­le­na­to­ri. Lui era uno di quel­li che pen­sa­vo ce l’avreb­be fatta. Balotelli? La sua vita è nelle sue mani. Ma non è detto che il per­cor­so di cre­sci­ta si com­ple­ti".

    Un ritorno al Milan per Maldini al momento è impensabile: "Ci sono stati dei con­tat­ti, poi non ho più sen­ti­to nes­su­no. Se mi chia­mas­se­ro, ne par­le­rei vo­len­tie­ri, ma non sono io che cerco loro. E non è scrit­to da nes­su­na parte che debba la­vo­ra­re al Milan. Se ca­pi­terà, bene, al­tri­men­ti va bene lo stes­so. Per ades­so non c’è nulla che mi fac­cia tor­na­re sui miei passi".

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