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  • Milan, Niang e il rischio Castaignos

    Milan, Niang e il rischio Castaignos

    Giovane stella, paragone importante. Mbaye Niang, attaccante classe 1994 in forza al Caen, è molto più di un semplice talento pronto ad esplodere. A 17 anni ha già alle spalle cinque gol in Ligue 1 e due presenze (con gol) con l'Under 21 di Erick Mombaerts. Numeri che hanno convinto il Milan a mettersi in fila, davanti alla porta del Caen, insieme a Juventus, Arsenal, Tottenham, Manchester City ed Everton. In periodo di austerity Galliani ha portato avanti la sua consueta strategia, ha lavorato ai fianchi il giocatore, invitandolo a visitare il centro di Milanello, e dopo aver avuto l'ok dal diretto interessato e dai suoi agenti, è partito alla carica con il Caen, proponendo la solita cantilena: prestito con diritto di riscatto fissato a 4,5 milioni di euro. Il club francese su due piedi ha detto no, forte delle ricche offerte inglesi, ma con il passare dei giorni la volontà del giocatore ha fatto la differenza. Tra oggi e lunedì arriverà la fumata bianca e Niang potrà vestire finalmente la maglia rossonera.

    I paragoni per l'attaccante senegalese con passaporto francese si sprecano. Niang si ispira a Benzema, ma chi l'ha visto da vicino lo associa a Mario Balotelli e soprattutto Thierry Henry. Un anno fa, di questi tempi, sbarcava sulla sponda nerazzurra di Milano un altro giovane promettente, paragonato all'attaccante ex Arsenal ora in forza ai New York Red Bulls: Luc Castaignos. Con la maglia dell'Inter l'olandese ha segnato solo un gol in 8 partite, senza avere la fiducia che meritava, tanto da essere scaricato, dopo solo una stagione, al Twente. Niang può diventare davvero il nuovo Henry, ma senza supporto e pazienza il suo investimento non serve a nulla.

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