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  • Milan, non è così che difenderai il vantaggio contro il Tottenham

    Milan, non è così che difenderai il vantaggio contro il Tottenham

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Sarà stato l’effetto Astori, che cinque anni esatti dopo la sua scomparsa è stato ricordato da tutto lo stadio con un lungo applauso al minuto 13 come il numero della sua maglia, perché la Fiorentina gioca la migliore partita del campionato e ferma il rilanciato Milan con un’autentica lezione di calcio. Non tragga in inganno, infatti, il punteggio finale, perché il 2-1 non rispecchia l’andamento dell’incontro dominato dalla squadra di Italiano che avrebbe potuto, e soprattutto dovuto, vincere con due gol di scarto come minimo. E a scanso di equivoci non è il caso di rimettere sul banco degli imputati Pioli, perché il modulo non c’entra nulla, visto che è lo stesso elogiato dopo la ripresa dei rossoneri, capaci di vincere le ultime quattro partite, tra campionato e Champions, senza incassare nemmeno un gol con la difesa a cinque in cui Thiaw fa il centrale tra Kalulu e Tomori, con Messias ed Hernandez larghi sulle fasce.

    MAIGNAN IL MIGLIORE - Il problema del Milan, che non perdeva dal derby di un mese fa, è la mancanza di intensità in tutti i reparti in generale e l’attenzione dei difensori in particolare, compreso Thiaw subito ammonito dopo gli elogi nelle ultime partite. Non a caso il migliore tra i rossoneri è Maignan che nel primo tempo salva almeno quattro gol, con l’isolato aiuto di Tomori che respinge un pallone sulla linea, e nella ripresa si ripete in altre due occasioni. Se all’intervallo si arriva sullo 0-0, mai così bugiardo malgrado l’occasione di Giroud che impegna Terracciano, la colpa è della Fiorentina che crea tanto ma non conclude in proporzione. E così soltanto all’inizio della ripresa arriva il gol del meritato vantaggio dei viola, nato sulla destra dove Ikonè fa la differenza con la sua velocità, con la stessa arma dell’assente Leao, e appena entra in area viene atterrato da Tomori. Rigore netto che Gonzalez trasforma alla perfezione. 

    IBRA INUTILE - Mai in partita fin lì, il Milan è costretto a svegliarsi dal suo torpore ma Terracciano non deve compiere miracoli per respingere il colpo di testa di Giroud e le successive conclusioni di Rebic, mai visto fin lì, ed Hernandez. Sempre in difficoltà in mezzo al campo dove Bennacer non è al meglio, Tonali non basta per arginare le accelerazioni di Amrabat e compagni e come se non bastassero queste difficoltà il Milan soffre sulle fasce, soprattutto a sinistra dove Hernandez e Tomori non riescono a frenare le incursioni di Dodò bravo a spingere alle spalle di Ikonè. Inutilmente Pioli fa un triplo cambio, inserendo per l’ultima mezz’ora Ibrahimovic, Origi e Bakayoko, rispettivamente al posto di Giroud, Rebic e Bennacer. Come non detto, perché Ibrahimovic cammina, facendo rimpiangere Giroud, mengre Origi e Bakayoko si iscrivono alla lista dei fantasmi, guidata da De Ketelaere che si limita al compitino e nel finale viene rilevato da Adli, in assenza dell’infortunato Diaz.

    RADDOPPIO SPETTACOLARE - Proprio dopo questo cambio, seguito alla staffetta Messias-Saelemaekers, la Fiorentina trova il gol del raddoppio con un’azione spettacolare avviata dal solito Dodò che crossa al centro, dove Jovic, appena entrato al posto di Cabral, devia in tuffo di testa. La vittoria ormai è al sicuro e non la mette in discussione nemmeno il gol di Hernandez con un gran tiro al 4’ dei 5’ di recupero. Con tanti saluti ai progetti di sorpassare la Lazio che rimane al secondo posto, e con il rischio per i rossoneri di essere staccati dall’Inter e raggiunti dalla Roma. Ma al di là dei calcoli, è la brutta prestazione che preoccupa perché non è così che il Milan può pensare di guadagnarsi un posto per partecipare alla prossima Champions. E soprattutto non è così che può difendere mercoledì a Londra l’1-0 dell’andata contro il Tottenham per entrare tra le prime quattro in Europa.

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