Calciomercato.com

  • Milan, ora l'assenza di Ibra si fa sentire: il Genoa può sperare

    Milan, ora l'assenza di Ibra si fa sentire: il Genoa può sperare

    Un infrasettimanale pieno di insidie, con due big match di alto livello. La Serie A torna in campo tra martedìn e giovedì, nel terz’ultimo turno prima di Natale, e offre subito delle sfide imperdibili. In primis Juventus-Atalanta, che può già rappresentare una gara spartiacque nel campionato di entrambe. Dall’arrivo di Gian Piero Gasperini sulla panchina della Dea, la Juve è l’unica squadra affrontata almeno due volte contro cui i bergamaschi non hanno trovato la vittoria in Serie A (cinque pareggi e tre sconfitte nel parziale). Precedenti sfavorevoli, ma la consapevolezza di arrivare allo scontro diretto in un momento simile: gli indici mostrano un leggero vantaggio tecnico per i bergamaschi (IET + 0,7%) ed uno stato di forma fisica leggermente superiore per la squadra di Pirlo (IEF +0,9%). La Juventus sembra però superiore nel pressing (+1,4%) e negli 1vs1 offensivi (+5%): entrambe riescono a produrre quasi 30 occasioni a partita (i bianconeri saltano l’uomo nel 50% dei casi, gli atalantini nel 33%). A testimonianza di questo due dati. Da inizio novembre 2020, solo il Bayer Leverkusen (32 reti in 10 partite) ha segnato più gol della Juventus (25 in altrettante gare) in tutte le competizioni tra le squadre dei top-5 campionati europei. E poi la grande varietà di soluzioni per Gasperini, visto che con la rete di Rafael Tolói contro la Fiorentina nell’ultimo turno di campionato, sono diventati 11 i marcatori dell'Atalanta in questa Serie A, più di qualsiasi altra formazione. Nelle ultime uscite, in ogni caso, pur mantenendo ottimi risultati in proprietà di palleggio (K-Pass 91,5% per entrambe) non sono comunque mancate distrazioni: hanno sbagliato entrambe 5 passaggi di media difficoltà ciascuna. Si prevedono emozioni, spettacolo e gol.

    Milan, ora l'assenza di Ibra si fa sentire: il Genoa può sperare

    Dalla super sfida di Torino a quella di Milano. L’Inter di Antonio Conte, che potrebbe vincere cinque match di fila nel corso di una singola stagione di Serie A per la prima volta da dicembre 2019, si presenta in grande forma all’appunamento con il Napoli. La resistenza fisica potrà essere protagonista nel big match di San Siro. Nell’ultimo turno le due compagini hanno sviluppato un’Efficienza Fisica vicino al 93% (in linea con i Top Club europei), palesando un altissimo carico esterno (ogni calciatore ha percorso mediamente circa 11,6 km), che ha visto primeggiare i napoletani in termini di alta intensità (26% vs 24,7%) ed accelerazioni (10,7% vs 10,1%). Dall’arrivo di Gennaro Gattuso sulla panchina del Napoli a dicembre 2019, inoltre, solo il Manchester City (17.5) tenta in media più conclusioni dei partenopei (17.4) nei cinque maggiori campionati europei. Gli azzurri all’attacco, i nerazzurri pronti a reagire, anche ad un eventuale gol subito: solo il Manchester United (15) ha guadagnato più punti dell'Inter (10) da situazione di svantaggio in questa stagione nei cinque maggiori campionati europei. Nulla è scontato in questo confronto. E vedremo se l’elevata aggressività difensiva, tipica delle squadre di Conte (93%) e Gattuso (92%), aumentando la complessità del possesso palla, influenzerà in modo significativo le scelte di gioco e porterà ed incrementerà il numero di passaggi ad alto coefficiente di difficoltà.

    Ad approfittare di eventuali passi falsi delle insegutrici c’è sempre il Milan capolista, che potrebbe ritrovare il suo fuoriclasse svedese nella trasferta al Ferraris di Genova. La mancanza di Ibra, e di un sostituto di peso, comincia a farsi sentire tra i rossoneri: a lungo andare, senza la sua stella il Milan ha subìto una riduzione di circa l’1,5% sia sotto il profilo tecnico che fisico. Che saranno comunque i rossoneri a dover fare la partita lo dicono la produzione di 1vs1 (la corazzata di Pioli è abituata a produrne il doppio, 20 vs 10), la quantità di passaggi ad alta difficoltà (22 vs 15), l’aggressività offensiva (91,9% vs 86,3%). E parliamo sempre di una squadra che crea tantissimo e concretizza tantissimo: il Milan è l’unica squadra nella storia della Serie A a girone unico ad aver segnato almeno due reti in ciascuna delle prime 11 partite stagionali. I ragazzi di Maran, ad ogni modo, tenteranno di far valere la propria organizzazione di gioco: tatticamente, nelle ultime uscite i genoani valgono un K-Movement dell’89,1%, non troppo distante dal 90,7% dei rossoneri. Il Genoa è reduce da cinque sconfitte interne in Serie A (si tratta del suo record di partite perse di fila in casa nel massimo campionato) e cercherà di interrompere questa serie negativa proprio contro il Milan primo in classifica.  
     

    Altre Notizie