Calciomercato.com

  • Milan perfetto:| E Silvio vuole tutto

    Milan perfetto:| E Silvio vuole tutto

     

    Come il Milan di Sacchi nella finale contro il Real Madrid nel 1989, o quello di Ancelotti nella semifinale del 2007 contro il Manchester United. Anche Massimiliano Allegri adesso ha la sua partita perfetta in Champions League. È solo l'andata degli ottavi, ma il 4-0 all'Arsenal ha rilanciato le quotazioni milaniste in Europa e non può non fare una certa paura alla Juventus.
    Vedendo la sua squadra dominare, segnare gol spettacolari come quello di Boateng e dilagare, Silvio Berlusconi (tornerà alla presidenza del club nell'assemblea degli azionisti prevista attorno al 20 aprile) si è convinto della qualità del lavoro di Massimiliano Allegri e della possibilità di raggiungere almeno due titoli, e provare a realizzare una storica tripletta.
    Intanto i quarti di Champions League sono ormai ipotecati, anche se l'eliminazione del 2004 con il Deportivo La Coruna (dal 4-1 del Meazza allo 0-4 in Spagna) obbliga l'ambiente rossonero a considerare la pratica ancora aperta. Il 6 marzo a Londra il Milan dovrebbe incassare 5 gol senza segnare per sperperare il vantaggio e sarebbe un suicidio mai visto.
    Fino ad allora la squadra di Allegri può concentrarsi con serenità sul campionato. Berlusconi è sicuro che il suo Milan sia «superiore alla Juventus». E sarà importante dimostrarlo nelle prossime settimane, vincendo a Cesena e poi ribaltando lo scontro diretto contro i bianconeri di Antonio Conte. Il tutto senza Zlatan Ibrahimovic, salvo sconti alla squalifica.
    Nell'ultimo incrocio, la sfida di Coppa Italia di due settimane fa, il Milan è stato superato nel risultato, sotto il profilo del gioco e sotto quello atletico. Ma nel frattempo Allegri ha recuperato gran parte dei tanti infortunati che ultimamente hanno condizionato il rendimento rossonero, e con l'Arsenal è andata in scena la miglior prestazione stagionale.
    Come voleva Allegri, gli errori sono stati ridotti al minimo, e il livello di attenzione è stato massimo, dalle parate di Abbiati alle chiusure dei difensori, fino ai colpi degli attaccanti. Ibrahimovic ha mostrato la sua faccia migliore, quella di leader tecnico capace di creare gioco, dare punti di riferimento ai compagni e servire tutti i loro inserimenti. È anche riuscito a servire due assist a Robinho, che dopo aver sbagliato tanti gol banali ne ha segnati due niente affatto semplici e di sicuro pesantissimi.
    Ma per dare una marcia in più al Milan è stato decisivo il rientro di Boateng, che dopo quattro settimane di stop è apparso in forma fisica eccellente e ha realizzato la sua terza perla europea, dopo i gol a Bate Borisov e Barcellona. A destra, sinistra o dietro le punte cambia poco: con lui la squadra corre di più, verticalizza e tiene il baricentro più alto.
    Con Boateng e Nocerino in queste condizioni, rischia di trovare ben poco spazio Muntari, che comunque si è detto convinto «di aver colpito un salto importante per la mia carriera passando dall'Inter al Milan» prima del debutto a Milanello (particella sul sintetico per prepararsi al campo di Cesena). Il ghanese è l'ultimo acquisto rossonero, ma Adriano Galliani già pensa al futuro. Lo ha impressionato molto Van Persie: è in scadenza con l'Arsenal nel 2013, e in estate potrebbe finire nel mirino del Milan.

     

    Altre Notizie