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  • Milan, Roque Junior ricorda la Champions contro la Juve: 'In campo da infortunato, ho fatto il mio dovere!'

    Milan, Roque Junior ricorda la Champions contro la Juve: 'In campo da infortunato, ho fatto il mio dovere!'

    Campione d’Europa con il Milan nel 2003, campione del mondo, l’estate prima, con il Brasile. Roque Junior, ex difensore dei rossoneri, parla a la Gazzetta dello Sport: “Il Milan al settimo posto? Non l’ho visto tanto rispetto agli anni passati. Sono stato in Italia, ma a gennaio, prima che scoppiasse l’emergenza virus. Paquetà? Se il Milan l’ha comprato è perché ha delle qualità. Ma si deve guardare a tutta la squadra non solo a un giocatore. Il momento del Milan non è lo stesso dei tempi di Berlusconi. Ma ci sono sempre tante aspettative per i risultati. E per alcuni ci vuole più tempo per adattarsi”. 

    SU DUARTE - “A poco a poco potrà inserirsi nella squadra. Lo conosco dal Flamengo. È bravo nell’uno contro uno, ha buona tecnica. In Italia il gioco è collettivo, di squadra, ci si protegge di più in fase di marcatura. Questo aiuta, bisogna essere bravi sia tecnicamente che tatticamente. Léo sa sviluppare il suo calcio”.

    SU MALDINI - “Conosce la cultura del Milan, è una brava persona e può aiutare il club”.

    SULLA FINALE DI CHAMPIONS - Due parole anche sulla finale di Champions contro la Juventus, dove continuò a giocare nonostante l’infortunio: “È deludente essere infortunati in una finale. Provai a usare intelligenza e volontà per stare in campo sino alla fine. La sensazione è quella di essere riuscito a fare il mio dovere”. 

    IL FUTURO - “Cosa ho imparato a Coverciano? Dare risalto alla parte individuale di ogni giocatore. Sul fronte collettivo il calcio italiano è già molto forte, sia in fase difensiva che offensiva, ma a volte si toglie un po’ di libertà ai giocatori. Se mi piacerebbe lavorare in Italia? Sì. L’Italia mi piace tanto, mi sento in grado di tornarci, sia da allenatore che da dirigente”.

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