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  • Milan, se salta Allegri il nuovo allenatore lo sceglie Barbara Berlusconi

    Milan, se salta Allegri il nuovo allenatore lo sceglie Barbara Berlusconi

    • Gianluca Minchiotti

    Una rosa rivoluzionata, senza big e, per quello che si è visto ieri contro la Sampdoria, anche senza entusiasmo, mordente e idee. La prima giornata di Serie A, dopo il crollo nell'amichevole contro il Real Madrid e la sconfitta con la Juventus nel Trofeo Berlusconi, lascia in eredità un Milan che è davvero all'anno zero, forse anche oltre le previsioni più pessimistiche. E probabilmente non basterà neanche il rush finale di mercato da qui al 31 agosto, la famosa 'zona Galliani', a rimettere le cose a posto, almeno per questa stagione. Molto più realisticamente, per rivedere il club più titolato al mondo tornare ad alti livelli, saranno necessarie almeno due o tre stagioni, con investimenti mirati, soprattutto sui giovani.

    E poi c'è il discorso allenatore. Massimiliano Allegri, che sembrava a rischio esonero sul finire della scorsa stagione, è stato poi risparmiato e confermato, sopravvivendo alla rivoluzione estiva rossonera. Ma le ultime settimane hanno fatto vedere qualche crepa, ed è superfluo ricordare la sfuriata di Adriano Galliani dopo l'1-5 con il Real Madrid ("Non siamo la Solbiatese!") e il duro confronto fra il tecnico e l'amministratore delegato in occasione della vicenda Ze Eduardo (secondo alcune fonti, Allegri avrebbe addirittura minacciato le dimissioni). Non c'è dubbio che la situazione del tecnico livornese non sia delle migliori e la sua panchina sembra tutt'altro che salda. E un'eventuale nuova sconfitta nell'anticipo di sabato a Bologna, con la sosta alle porte, potrebbe anche portare a clamorosi sviluppi, compreso l'esonero.
     
    Se questa ipotesi si verificasse, sarebbe curioso vedere non tanto il nome del sostituto, ma analizzare la paternità della scelta. E forse, in questo caso, si potrebbe parlare di 'maternità'... Non c'è dubbio, infatti, che al Milan sia in corso un cambio generazionale anche a livello dirigenziale, non solo in campo. E la nuova generazione targata Barbara Berlusconi potrebbe presto prendere in mano la situazione anche nella scelta di un nuovo tecnico.     

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