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Milan: Galliani, basta favole! VIDEO

Milan: Galliani, basta favole! VIDEO

La mano di Seedorf c'è tutta, inutile negarlo. Il suo Milan è una squadra che, tra le tante difficoltà a cui deve far fronte, ha finalmente un'idea gioco e di come vuole impostare la partita. I rossoneri, fatta eccezione per la debacle di Napoli, hanno dimostrato anche contro avversari più in palla come Atletico Madrid e Juventus di voler tenere in mano il pallino del gioco, come da tradizione del Milan berlusconiano. Un bel passo in avanti rispetto alla squadra guidata da Allegri che, anche negli anni in cui aveva a disposizione gente del calibro di Thiago Silva e Ibrahimovic (per non parlare degli altri) ha sempre preferito un calcio più speculativo.

SI SEGNA MENO CHE CON ALLEGRI - Ma, esauriti gli elogi, è tempo di guardare alla realtà e quindi a un Milan che anche con i ragazzi di Conte ha palesato difetti (imprecisione sotto porta e fragilità difensiva) che una squadra che ambisce a tornare nell'elite non può concedersi. Pur proponendo una mentalità offensiva e un modulo che prevede la presenza di almeno 5 giocatori offensivi (il centravanti di ruolo, i tre trequartisti e un uomo di qualità a centrocampo come Montolivo), stentano ad arrivare i gol nei momenti che contano. Sono solo 8 le realizzazione sotto la gestione del tecnico olandese con una media di 1,14 a partita, contro l'1,52 con Allegri (29 gol in 19 partite). Sembra paradossale ma è così: il Milan gioca meglio e in maniera più coraggiosa che con l'allenatore livornese, ma i numeri non confermano del tutto questo trend. Tolto Pazzini, mancano prime punte d'area di rigore in questa squadra, visto che Balotelli non lo è mai stato e l'acquisto di Matri la scorsa estate si è rivelato un flop.

LA REALTA' DI GALLIANI - Ma, al di là dell'invito nei confronti di Seedorf a pensare seriamente a una coppia Pazzini-Balotelli per la parte finale di stagione e alla società a seguire le indicazioni che arrivano dal campo per fare mercato in estate, proprio su quest'ultima tema incutono timore le parole rilasciare ieri sera da Galliani prima e dopo la partita: "Bisogna acquistare per tornare a vincere? Nel calcio sono entrati i proprietari delle materie prime. Non si possono spendere certe cifre, il Milan deve essere diverso da quello del passato, dovrà tornare a vincere in un'altra maniera. Bisogna cambiare pelle, cercare di vincere con metodologie diverse rispetto a quelle di vent'anni fa". E poi: "Anche i giocatori della Juve hanno visto che non c'è stato divario, non credo il divario infinito come in classifica. In gran parte molti giocatori saranno con noi anche la prossima stagione. Non dobbiamo abbatterci: abbiamo dimostrato che abbiamo un organico in grado di competere con la Juve". Parole difficili da commentare, se non allargando le braccia e accettando il fatto che sarà davvero complicato tornare a livelli di eccellenza se le premesse sono queste.
 


 

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