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Milan, si apre l'era Elliott: 150 milioni da investire per il rilancio del club

Milan, si apre l'era Elliott: 150 milioni da investire per il rilancio del club

L’inizio di una nuova era in casa Milan. L’assemblea dei soci ieri ha approvato le delibere proposte da Elliott: la costituzione di un nuovo Consiglio di amministrazione, la carica di presidente del Cda affidata a Scaroni e la rimozione di Marco Fassone dal ruolo di amministratore delegato. Un allontanamento avvenuto con modalità piuttosto drastiche. Ieri è arrivata la revoca del mandato “per giusta causa” dei quattro membri cinesi del CdA - tra cui il presidente Li Yonghong e il direttore esecutivo David Han –, rei di non aver preso parte al Consiglio chiamato nei giorni scorsi a convocare l’assemblea di ieri. Poi è stato il momento di Fassone, rimosso da amministratore delegato rossonero “per compromissione del rapporto fiduciario e pertanto di giusta causa di revoca”. 

IN ARRIVO 150 MILIONI - Dopo gli addii, le novità introdotte da Elliott e annunciate dalla Gazzetta dello Sport. Nuovo CdA per il Milan, in carica fino a giugno 2020 (oltre a Scaroni è rimasto Marco Patuano, i nuovi consiglieri sono Franck Tuil, Giorgio Furlani, Stefano Cocirio, Alfredo Craca, Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo) e una nuova proprietà disposta a investire nei prossimi mesi fra i 100 e i 150 milioni, di cui 50 subito, come riporta il comunicato diffuso ieri dopo il primo CdA di Elliott: “Il Consiglio si riunirà a breve per riesaminare un nuovo business plan per il club, che presenti un chiaro percorso per riconquistare lo status da Champions League. Il Consiglio esaminerà anche un nuovo budget per il club. L’obiettivo finale è quello di rafforzare la competitività della squadra, in conformità alle norme Uefa sul Fair Play Finanziario. Elliott ha già espresso il suo forte sostegno al club, con un aumento di capitale previsto di 50 milioni di euro”.
 

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