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  • Milan:|Sono numeri da grande

    Milan:|Sono numeri da grande

     Al secondo posto per due ore. Grazie alle sovrapposizioni d'orario della giornata del sabato di Pasqua, il Milan ha potuto vedersi da solo alle spalle della Juventus per 120 minuti. Tanto è passato tra il fischio finale di Celi a Verona e la vittoria del Napoli a Torino. In quel lasso di tempo, grazie al successo per 1-0 col Chievo, i rossoneri hanno potuto festeggiare un breve sorpasso sulla formazione di Mazzarri. Poi tutto è tornato come era prima dell'inizio della 30a giornata per quanto riguarda l'inseguimento ai campani.

    VUOTO ALLE SPALLE - La situazione invece è diventata decisamente più rosea alle spalle: il Milan ha iniziato a fare il vuoto, complici le sconfitte di Fiorentina, Inter e Roma. Tra le concorrenti per il 3° posto ha vinto solo la Lazio. La battuta d'arresto più utile alla squadra di Allegri è stata quella dei viola che erano i più vicini in classifica. La partita di Cagliari aveva provocato un certo nervosismo in Via Turati a causa della questione "Is Arenas", dove i toscani ieri hanno giocato a porte chiuse mentre il Milan il 10 febbraio era sceso in campo col tutto esaurito sugli spalti. Questa vicenda aveva spinto il Milan a definire il campionato "alterato" da queste differenze decisionali. Invece i ragazzi di Montella hanno perso contro i rossoblu, rendendo un po' meno pericolosa la trasferta del Milan di domenica prossima proprio al Franchi con la Fiorentina.

    TRITTICO MENO PERICOLOSO - Ora il vantaggio di Ambrosini e compagni è arrivato a +6 sul quarto posto. Così diventa un po' meno temibile tutto il tour de force rossonero che con i viola e proseguirà con con il Napoli a San Siro e la Juventus a Torino. I numeri iniziano a essere notevoli: quattro vittorie consecutive, per di più senza subire gol (ultima rete subita da Abbiati il 24 febbraio nel derby da Schelotto). Ancora una volta il protagonista è stato Balotelli che si è procurato la punizione del gol, l'ha calciata provocando la respinta difettosa di Puggioni, trasformata in gol da Montolivo, e ha fatto ammonire mezzo Chievo fino a determinare l'espulsione di Dainelli (una severità complessiva dell'arbitro Celi che ha provocato qualche malumore in casa gialloblu).

    AI PIEDI DI BALOTELLI - Nel finale è una lunga teoria di complimenti a Balotelli. "Prima non avevamo uno che calciasse così bene le punizioni. E' un calciatore di qualità eccelsa. Ed è migliorato anche a livello comportamentale", dice Allegri. "Mario è davvero un mostro, uno dei migliori al mondo, fa reparto da solo", aggiunge Abate. Al suo fianco continua a non segnare El Shaarawy, senza rete dal derby di fine febbraio, ma ieri autore di un secondo tempo straripante. Allegri lo invita a rimanere tranquillo: "Stephan deve rimanere sereno, non deve giocare solo per il gol perché è impossibile segnare sempre. Stasera ha fatto un buon secondo tempo, dando ottime accelerazioni a dimostrazione che non è una questione fisica".

    VITTORIA PER CLAUDIO - Allenatore e giocatori rossoneri hanno lasciato il Bentegodi con un pensiero speciale: la vittoria sul Chievo è per Claudio Lippi, il giornalista di Milan Channel scomparso martedì a causa di un incidente alla guida della sua moto. "Voglio dedicare questo successo a Claudio che per me era un grande amico", ha detto El Shaarawy, seguito dai compagni, ancora scossi per questa tragedia che ha portato via una persona capace di conquistare l'affetto di tutti.

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