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  • Milan, tutti i retroscena che hanno portato all'esonero di Montella

    Milan, tutti i retroscena che hanno portato all'esonero di Montella

    • Daniele Longo
    Vincenzo Montella lascia il Milan dopo un anno e mezzo, costellato anche da ottimi successi come quello di Doha con Supercoppa Italiana soffiata alla Juventus. Una decisione che era nell'aria da tempo ma che ha stupito per le tempistiche perché arrivata dopo un pareggio ottenuto contro il Torino al culmine di una discreta prestazione alla quale è mancata solo l'acuto degli attaccanti. Tanto che lo stesso Aereoplanino era arrivato questa mattina a Milanello indossando la tuta da allenamento, prima che Massimiliano Mirabelli gli comunicasse l'esonero.
     
    SCELTA DI FASSONE - Secondo quanto appreso da calciomercato.com, la scelta di cambiare è arrivata direttamente da Marco Fassone. L'ad ieri sera ha avuto un conference call con Yonghong Lì e insieme hanno maturato la convinzione che fosse l'allenatore il principale problema di questo Milan. Un addio necessario per cercare di dare una scossa a una squadra ritenuta competitiva per i primi quattro posti, nonostante l'attuale classifica. Con Mirabelli, invece, il rapporto era perfino migliorato nelle ultime settimane tanto che il direttore sportivo rossonero ha preteso di pranzare con Montella a Milanello.
     
    I MOTIVI DELLA ROTTURA - La prima avvisaglia negativa si era avuta domenica 24 settembre quando Fassone puntò il dito, seppur indirettamente, contro il tecnico dopo la sconfitta patita contro la Sampdoria al Ferraris. Primi segnali di una fiducia che veniva sempre meno, tanto che, il giorno dopo,  ci fu una riunione a casa Milan dove fu valutata la possibilità di cambiare subito l'allenatore. A salvare allora Montella fu la mancanza di una vera alternativa credibile, capace di ribaltare la situazione a stagione in corso e con una squadra fatta da altri e per altri. Del tecnico campano non piacevano le metodologie in allenamento, e inizialmente a pagare fu solo Marra, e il continuo stravolgere la formazione. Su quest'ultimo punto sono rimasti sensibili anche gli stessi giocatori, tanto che nelle ultime settimane si era creata una certa distanza con un gruppo nutrito di essi. Una storia dal finale scontato con uno sviluppo fin troppo lungo, viste le continue tensioni che hanno caratterizzato questi mesi. 

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