Una squadra senza carattere, con una difesa colobrodo e che si è fatta superare dal Sassuolo al sesto posto in classifica, l'ultimo valido per la qualificazione alla prossima Europa League (finale di Coppa Italia permettendo). E' questo il quadro desolante del Milan, il giorno dopo il 3-3 con il Frosinone. La scelta sciagurata di esonerare Sinisa Mihajlovic ha fatto precipitare le cose e peggiorato ulteriormente una situazione già delicata, mentre dal punto di vista societario si moltiplicano le voci circa un'imminente cessione del club. In questo contesto, Cristian Brocchi appare come un pesce fuor d'acqua, calato dall'alto in una situazione di crisi più grande di lui, un tecnico con l'autorevolezza di un contratto che termina il 30 giugno, mentre già si parla dei possibili successori, fra le cui candidature prende spessore quella di Manuel Pellegrini, allenatore uscente del Manchester City. Questo è il Milan di oggi: un club leggendario con un presente complicato e un futuro incerto. In sospeso: un po' Brocchi e un po' Pellegrini.
