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  • Milanmania: sciagura Honda, ma il vero numero 10 manca in società

    Milanmania: sciagura Honda, ma il vero numero 10 manca in società

    La solita storiella su chi prima di lui ha indossato la gloriosa maglia numero 10 è diventata addirittura stucchevole, così come al tifoso interessa poco che il suo ingaggio e la scelta di un numero così importante sia dovuta a questioni di marketing. Keisuke Honda non è un giocatore da Milan, ma ancora più preoccupante è che per fare un certo tipo di gioco servono gli interpreti giusti e ieri in panchina non c'erano quelle alternative che autorizzassero Mihajlovic a fare scelte tanto diverse.

    L'ATTACCO NON BASTA - Quando il club rossonero ha scelto il suo nuovo allenatore, conosceva benissimo (o almeno si spera) la sua filosofia di calcio e le lacune nella rosa che avrebbero dovuto essere colmate. Tra queste, la mancanza di un fantasista, di un giocatore in grado di accendere la luce e di fare arrivare palloni alle punte; una squadra che ambisce a grandi traguardi non può certo pensare di affidarsi esclusivamente alle invenzioni dei suoi attaccanti e anche nel derby sono venuti a galla a limiti attuali del Milan. Con Montolivo si risolve almeno parzialmente il problema dell'uscita del pallone dalle situazioni difensive, ma l'assenza totale di cross dalle fasce e di creatività da parte dei centrocampisti continua ad essere un fardello.

    INTANTO SAPONARA... - E qui veniamo al caso Honda e al cas...etto (la parola da usare sarebbe un'altra) che è stato fatto con un giocatore che ieri sarebbe servito come il pane e la cui gestione sfiora il tragicomico: parliamo ovviamente di Riccardo Saponara, a cui è bastato tornare a giocare con continuità e con la fiducia di tutti per rifiorire. Corsa, visione di gioco e quella personalità per rischiare la giocata più complicata che il giapponese ha dimostrato di non avere sono invece qualità di cui il trequartista toscano è in possesso. Ma lui non è arrivato a costo zero e non porta sponsor dal lontano Oriente e per questo è stato rivenduto a una cifra ridicola (4 mln) in proporzione al suo potenziale. Ecco, al Milan manca tanto un numero 10. Anche a livello dirigenziale...

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