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  • Milanmania: agitazione e ansia da mercato immobile. E se fosse rivoluzione?

    Milanmania: agitazione e ansia da mercato immobile. E se fosse rivoluzione?

    • Carlo Pellegatti
    L’attesa logora. E’ inutile nasconderselo. Il Milan deve migliorare la qualità della rosa, ma quando i dirigenti trattano un giocatore, sembra che debbano sempre entrare in un negozio di Chopard. Quando invece cercano di vendere per aumentare il conto in cassa, sembra che offrano un prodotto da Marché aux Puces di Saint Ouen. Così è dura, molto dura.

    Non resta che attendere, nervosi, calmi, speranzosi, frustrati, ottimisti, realisti, che Paolo Maldini e Zvonimir Boban seminino bene e raccolgano meglio per regalare a Giampaolo una squadra più competitiva. Il mercato è ancora lungo, per il Milan come per l’Inter, ancora senza i rinforzi per l’attacco, con la spina Icardi. Per il Napoli alla caccia di un Campione, ma frenato dalle richieste per James Rodrigues e Nicolas Pepé. La stessa Roma non riesce a convincere, per ora, Higuain a trasferirsi in maglia giallorossa, sempre rischiando di perdere Zaniolo. Appartiene a un universo a parte la Juventus, che comunque deve trovare compratori per qualche giocatore ritenuto in esubero.

    Tornando a Casa Milan, il lavoro a un mese e dieci giorni dalla chiusura delle trattative è ancora lunghissimo e faticoso, come detto, sia in entrata che in uscita. Primo tassello fondamentale un difensore centrale. Il sogno è sempre Demiral, ma la Juventus lo potrebbe cedere, ma non in via definitiva, tenendo sotto controllo il cartellino del giocatore. Altrimenti costo 35/40 milioni. Il Milan non li spende. Poi si passa a una mezzala, se rimanesse Biglia. Altrimenti, in caso di addio dell’argentino, i dirigenti milanisti devono sondare il terreno per un vice Bennacer e appunto una mezzala. In attacco difficile capire le strategie. Dipende dai giudizi di Giampaolo sui suoi attaccanti, che verranno confortati dopo le prime amichevoli.

    Non escludo un Milan rivoluzionato con le uscite di Biglia, Borini, Castillejo, Cutrone, Andrè Silva, magari anche Calhanoglu e magari Suso. Ripeto, dipende dalle riflessioni, dai giudizi e dalle richieste del tecnico. Una cosa è sicura: non c’è nulla di sicuro e scontato.

    Ogni giorno esce il nome di un nuovo giocatore, per ogni ruolo, di ogni età, di ogni quotazione. Un piccolo consiglio. Quando si leggono cifre oltre i 30 /35 milioni in contanti, direi di passare oltre. L’agitazione insomma è il peggior nemico della concentrazione.

    Sono sicuro che Boban e Maldini non si stiano agitando, ma stiano abilmente tessendo le loro trame. Io, agitato, devo per forza pensare così, non riuscendo a immaginare gli undici di fine agosto. Rivoluzione o Inserimenti? Importante migliorare la rosa. De Coubertin non è sempre il mio idolo!

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