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  • Milanmania: ci dividevamo l'Italia con la Juventus, ora l'abbiamo persa

    Milanmania: ci dividevamo l'Italia con la Juventus, ora l'abbiamo persa

    • Luca Serafini
    Un solo milanista in Nazionale per l'Europeo francese. Di sicuro la stagione devastante dei rossoneri non ha aiutato, ma non tutte le scelte di Antonio Conte hanno convinto. Non sono stati esclusi campioni, in Italia in questo momento storico non ce ne sono, affidati ancora come siamo ad attaccanti come Totti, Toni, Pellissier, ma anche Gilardino, Borriello, Quagliarella, fino all'ultimo respiro Di Natale. Gli attaccanti azzurri (5) che andranno in Francia hanno in totale nel loro curriculum 10 reti con questa maglia, il che dice molto. In ogni caso, alle spalle di Buffon il terzo portiere tra Marchetti e Sirigu avrebbe tranquillamente potuto essere Donnarumma: il futuro è suo, tanto valeva fargli iniziare la gavetta viste anche le ridottissime chance di presenziare in campo anche solo un minuto. Abate non ci sta nel modulo difensivo a 3, semmai come centrocampista esterno nel sistema a 5 dove però ci sono Florenzi, Giaccherini, Candreva e Bernardeschi. Che invece non sia una questione di sistema di gioco preferire Ogbonna a Romagnoli, ma una scelta tecnica pura e semplice, questo è innegabile.

    Dopo di che, l'unica esclusione dolorosa di un milanista a parte l'infortunio di Montolivo, è senz'altro stata quella di Bonaventura non fosse che per la sua duttilità e la crescita in questi 2 anni. Crescita che si è interrotta nel girone di ritorno in cui il buon Jack ha faticato e sofferto come e più dei suoi compagni.

    Per il resto parliamo di niente: Balotelli ha perso tutto quello che avrebbe potuto perdere, a livello di carriera personale, una volta partito dall'Inter. Né il City né il Liverpool né (2 volte) il Milan hanno saputo resuscitarlo. Anzi è finito sepolto dalla sua stessa labile personalità, dalle sue presunzioni, dalla sua inaffidabilità.

    Non c'è altro. Il Milan degli italiani che 4 anni fa divideva con la Juve il numero di finalisti agli Europei, oggi è rappresentato da uno dei suoi uomini più discussi, quel De Sciglio che si è attorcigliato e poi appiattito sulla sua stessa immagine di eterna promessa. 

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