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  • Milanmania: difesa e cuore, bravo Montella! Inter, dov'è la qualità?

    Milanmania: difesa e cuore, bravo Montella! Inter, dov'è la qualità?

    • Luca Serafini
    Avevamo scritto come andasse preventivato un derby con la bava alla bocca da parte dell'Inter. C'erano motivi di orgoglio a suggerirlo, oltre a coincidenze oggettive come la scelta di Pioli a cavallo della sosta. Pur lottando, il Milan vi si è adeguato anche troppo in un primo tempo di grande difficoltà e un finale in affanno eccessivo. Il pareggio alla fine è stato giusto, i rossoneri non possono avere rimpianti per avere subito il 2-2 nel recupero: semmai devono averli per la condotta passiva durante gli ultimi assalti di un avversario che appariva oltremodo stremato.

    Il derby è stato intenso e agonisticamente vibrante, sebbene la maggiore qualità nerazzurra ancora una volta - come nel resto di questo campionato - non si sia vista e Montella ne abbia a disposizione davvero poca, specie quando chiamato a cambiare le cose con gli innesti dalla panchina. In 90' di ferocia e di errori, l'atteggiamento della squadra che aveva e ha 8 punti in più è diventato decisivo al cospetto di chi aggrediva per recuperare. Chiaro, nonostante questo, che due volte in vantaggio e l'ultima fino al 92', già sarebbe stato difficile criticare Montella per una condotta così difensiva se avesse vinto. Eppure tutto sommato viene ancor più difficile farlo ora, dopo un pareggio, perché è soltanto così che questo Milan può ambire a un piazzamento insperato: soffrendo.

    Montella non dimentica mai da dove arriva "questa" squadra, cioè da stagioni fallimentari che gli hanno lasciato in eredità un patrimonio tecnico di scarsa cifra e di personalità latente. Costringendoli a lottare, a chiudersi e ripartire, abituandoli a lottare, l'allenatore ha portato questo gruppo fuori dalle sabbie mobili dov'era sprofondato e gli ha ridato credibilità, compattezza, punti e classifica. Giocando così ha battuto la Juve e ha sfiorato la vittoria contro un avversario che tutti accreditano ancora oggi superiore. E' secondo ex-aequo con la Roma dopo un terzo di campionato, ha una media di 2 punti a partita, ancora un giro di orologio e avrebbe fatto suo il derby al termine del quale resta comunque (giova ripeterlo) a +8 perché in realtà proprio per questo alla vigilia potevano stargli bene due risultati su tre. Basta provare a fare mentalmente un salto ad agosto, soltanto tre mesi fa, per ricordare chi avrebbe mai potuto dire tutto questo il 21 novembre al fischio finale del derby.

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