Calciomercato.com

  • Milanmania: dirigenza senza idee, così si infanga il ricordo del Milan di Sacchi

    Milanmania: dirigenza senza idee, così si infanga il ricordo del Milan di Sacchi

    Tanti auguri, mister Sacchi! Compie 70 anni uno degli allenatori capace come pochi altri di entrare profondamente nel cuore del tifo milanista e, mai come oggi, tra i personaggi maggiormente rimpianti. Sono trascorsi 29 anni dal suo sbarco nella galassia rossonera, ma sembra essere passato un secolo tra la società nella quale era piombato come un alieno e che ha contribuito a rendere grande e famosa in tutto il mondo e quella che oggi si barcamena alla ricerca di un'idea minimamente razionale per cancellare le troppe delusioni delle ultime stagioni.

    MILAN AVANTI A TUTTI - Sarebbe troppo facile ricordare con nostalgia i van Basten, i Gullit, i Rijkaard, ma soprattutto la colonna portante rigorosamente italiana (Baresi, Tassotti, Filippo e Giovanni Galli, Costacurta, Maldini, Ancelotti, Donadoni, Evani) che ha posto le basi per almeno due cicli vincenti, quello di Sacchi appunto e poi quello di Capello, ma di quel Milan manca soprattutto l'entusiasmo di un presidente e di un gruppo dirigenziale capace di arrivare dove altri sono approdati con anni di ritardo. La voglia di stupire, di primeggiare attraverso un calcio spettacolo e con un modo di intendere il club che si avvicinava molto ai concetti di marketing e show business portato avanti con successo ai giorni nostri soltanto dai top club stranieri.

    OGGI SOLO PAROLE - Il Milan di questi ultimi anni dà invece l'idea di continuare a guardarsi indietro, di non riuscire a lasciarsi alle spalle un passato meraviglioso, ma pur sempre passato, e di aver perso in molti suoi interpreti lo smalto necessario per restare competitivo ai massimi livelli. Sacchi è stato grande, perchè ancora più grandiosa era l'idea, la filosofia che lo aveva portato a Milanello e che è stata la base sulla quale costruire un'epopea. Gli imbarazzanti scimmiottamenti abbozzati con la parentesi Seedorf (a proposito, oggi compie gli anni pure lui), la brevissima era Inzaghi e il "fantasma" di Brocchi che già si agita per il dopo Mihajlovic non solo non rendono onore a quell'epoca ma la infangano. Nel mezzo, tante, troppe parole sui 100 migliori giovani già scovati e osservati in giro per il mondo, poi una squadra tutta italiana e costruita sul proprio vivaio. Appunto, solo parole. Com'è lontano il Milan di Sacchi...

    Fatemi sapere che ne pensate su VivoPerLei, CLICCANDO QUI. L'articolo migliore sarà pubblicato sull'homepage di calciomercato.com

    Andrea Distaso

    Altre Notizie