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  • Milanmania: Europa League e scudetto, niente proclami! Noi rossoneri siamo abituati a gioire a maggio
Milanmania: Europa League e scudetto, niente proclami! Noi rossoneri siamo abituati a gioire a maggio

Milanmania: Europa League e scudetto, niente proclami! Noi rossoneri siamo abituati a gioire a maggio

  • Carlo Pellegatti
Il Milan è un'orchestra! Cambiano i musicisti, ma lo spartito è stato ben imparato a memoria da tutto il gruppo. Certo, se suonano i più bravi, la musica diventa trascinante, ma la partita di Praga è l’ennesima dimostrazione che Pioli sta guidando una squadra dalla precisa identità, dalle chiare geometrie, dalla eccellente organizzazione.

Un allenatore, esperto, sereno, riflessivo, educato, che ha la fortuna di essere aiutato da un club coeso, che acquista giocatori funzionali, pronto a gennaio a inserire qualche pedina per migliorare il livello di un Milan, atteso a febbraio da un tour de force terribile quanto affascinante.

Siamo alla vigilia del sorteggio di Europa League, ma non guardo gli avversari. Non certo per presunzione. Quello che sarà importante, quello che più mi auguro è di vedere anche fra due mesi un Milan, in campo, con la stessa forma mentale e fisica. La squadra ha superato ostacoli difficili come il Napoli, mostrando coraggio e un gioco efficace. Come la Fiorentina, che poteva essere sottovalutata, ma che invece è stata affrontata con una feroce concentrazione.
Come la Sampdoria, difficile da battere per il suo gioco colloso e asfissiante, squadra abile nelle ripartenze. Questi ultimi match senza Ibrahimovic e Kjaer, i leader di difesa e attacco, anzi i punti di riferimento della intera rosa.

Molti attendono il primo passo falso per capire le reazioni di un gruppo giovane, che vede, in campionato, la crescita dell’Inter e della Juventus. Anche sotto questo aspetto, la bruciante sconfitta contro il Lille e la reazione immediata dovrebbe aver offerto garanzie di una buona tenuta psicologica. Nessuno però festeggia in casa Milan, ma tutti si stanno divertendo molto per le soddisfazioni regalate dai ragazzi di Pioli, per il buono spettacolo, per le emozioni positive, ancora più forti dopo anni di travagli.

Anni che comunque, mai nessuno dimentichi, sono venuti dopo lo Scudetto numero 18, l’ultimo prima dei tanti successi della Juventus, con la conquista di due Supercoppe italiane, contro Inter e gli stessi bianconeri. Non è molto se consideriamo la storia milanista, ma sono tre trofei che hanno arricchito la bacheca rossonera di altri titoli, pur in un decennio burrascoso.

Gustiamoci questo Milan, giovane e forte, senza proclami né pronostici. Divertiamoci per i gol di Hauge, per i miglioramenti di Tonali, per la concretezza di Calhanoglu, per la continuità di Calabria, per le fughe di Theo Hernandez, per lo spettacolo offerto dalla coppia di centrocampisti di assoluto valore internazionale, Bennacer e Kessiè. In attesa del ritorno del più forte di tutti, Zlatan Ibrahimovic.

Ai tifosi del Milan piace gioire nel mese di maggio, il mese delle rose e delle vittorie indimenticabili. Ora è troppo presto, ma intanto sorridiamo! 

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