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  • Milanmania: Ibrahimovic non serve

    Milanmania: Ibrahimovic non serve

    • Andrea Distaso
    Partiamo da una doverosa premessa: Zlatan Ibrahimovic è ancora un numero uno, in assoluto tra i migliori calciatori in giro per l'Europa e farebbe tranquillamente ancora la differenza in Serie A. E poi è un trascinatore assoluto in campo, con le sue giocate e la sua leadership naturale, e fuori dal campo con un senso della professionalità che emerge dall'intensità degli allenamenti e dalla gestione della vita privata. Fin qui siamo tutti d'accordo, ma siamo così sicuri che nel Milan di oggi, alla ricerca continua di un progetto lungimirante e vincente, uno come Ibra sarebbe il perno da cui ripartire?

    IBRA NON SERVE - Secondo noi, no. Ribadiamo, la nostra riflessione non si basa sull'aspetto tecnico, perchè in una squadra povera di talento come quella rossonera un fuoriclasse come lo svedese sarebbe manna dal cielo e la compatibilità tattica con Bacca straordinaria. Ma il calcio è pieno di esempi a dimostrare che le squadre di successo e i grandi cicli non si sono mai basati sulle individualità o sull'acquisto di una (o più) stella per accelerare improvvisamente il processo di crescita generale. Il Milan di oggi ha bisogno di tutt'altro, per esempio di figure dirigenziali più al passo coi tempi e in grado di prospettare un progetto che guardi al futuro e con costi più sostenibili di quelli di oggi.

    LARGO AL CAMBIAMENTO - L'affare Ibra-bis, oltre ad essere poco praticabile e molto oneroso a livello economico, avrebbe soltanto lo scopo di nascondere metaforicamente la polvere sotto il tappeto. Rischiamo di ripeterci fino allo sfinitimento, ma i rossoneri hanno bisogno di investire le poche risorse a disposizione sul mercato per giocatori funzionali ad un'idea di gioco nella quale si rispecchi prima l'allenatore che verrà scelto più che la società e possibilmente su ragazzi giovani e con voglia di arrivare. Basta figurine, basta campioni sul viale del tramonto, che faranno vendere qualche maglia in più o qualche biglietto per San Siro ma che continuerebbero a rimandare una rivoluzione che serve come il pane.

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