Milanmania: Montella faccia il Conte
Nei suoi ultimi tempi juventini Conte fu accostato al Milan, oggi possiamo serenamente ammettere che sarebbe stata una scelta azzeccatissima. Antonio Conte avrebbe garantito molti punti in più per tutte queste ragioni. Alla vigilia della partenza per la Francia, pur senza aver lasciato a casa fenomeni consacrati era stato criticato (anche da noi) per qualche esclusione sorprendente e soprattutto per scelte che lasciavano perplessi come quella, su tutte, di Pellé e Eder in attacco. Bisogna capire bene adesso il senso di certe decisioni: Conte ha voluto uomini "suoi", secondo quelle che sono le sue idee di gruppo e di calcio, giocatori meglio adattabili e funzionali alla sua filosofia piuttosto di meglio dotati tecnicamente. Quando sosteniamo che Montella debba fare il mercato rossonero, intendiamo esattamente questo.
Dopo la sciagurata libertà di cui godette Arrigo Sacchi 30 anni fa provando a imporre Mussi, Bianchi, Bortolazzi e Viviani titolari, Berlusconi decise che agli allenatori non sarebbe più stato consentito mettere becco sugli acquisti e (purtroppo) nel tempo anche sulle cessioni. A Zaccheroni dopo lo scudetto fu negata la sua unica richiesta, tale Rui Costa che arrivò qualche tempo dopo. Ad Ancelotti nonostante i successi in serie furoni negati Ribery e Robben. Erano anni in cui si poteva spendere. Con Montella è diverso: dopo lo sfascio delle ultime 2 stagioni, è fondamentale che l'aeroplanino costruisca il gruppo che desidera: per caratteristiche, per indole, per produttività. Esattamente quello che ha fatto Conte in Nazionale, confezionando un inatteso, sorprendente miracolo appunto.