Fino al gol di Duncan era stata una delle versioni più brillanti ammirate in trasferta del Milan di Mihajlovic, con almeno quattro occasioni importanti sventate dal portiere del Sassuolo. Poi il crollo mentale e l'incapacità anche tattica di trovare delle soluzioni per non adeguarsi ai ritmi imposti alla partita dagli uomini di Di Francesco, un'impotenza dettata dalla giornata no di tanti dei protagonisti in positivo delle ultime settimane e dall'assenza di alternative valide in panchina.

MONTOLIVO ESSENZIALE - Inevitabili saranno i processi per la gestione del match da parte di Mihajlovic, sovrastato nel secondo tempo dalle idee e dalla maggiore freschezza del Sassuolo, ma un'assenza su tutte ha inciso e non poco nell'economia del gioco rossonero. Riccardo Montolivo, in questo tipo di Milan, è un calciatore fondamentale, che piaccia o no. La sua capacità di alternare qualità e quantità, soprattutto la sua insospettabile capacità di interdire e di dare equilibrio in mezzo al campo, avrebbe fatto più che comodo contro una squadra molto rapida e brava a muovere il pallone come i neroverdi.
BERTOLACCI NULLO - Inoltre, in una partita determinante per continuare a credere nel sogno Champions League, è venuta a mancare clamorosamente la leadership che il capitano rossonero era riuscito a conquistare all'interno del gruppo e che Bertolacci non ha mai dimostrato di poter surrogare nelle occasioni in cui è stato preferito. L'ex giocatore del Genoa ha fallito ancora una volta la grande occasione di dimostrare di essere pronto per giocare in una squadra importante, incapace di dare ritmo alla manovra e di fare filtro in compagnia di Kucka. Il Milan affonda a Reggio Emilia e spera di recuperare presto Montolivo per un finale di stagione da protagonisti.