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  • Milanmania: Rangnick per vincere di nuovo, Maldini verso l'addio. Servono pochi dirigenti e tanta chiarezza

    Milanmania: Rangnick per vincere di nuovo, Maldini verso l'addio. Servono pochi dirigenti e tanta chiarezza

    • Carlo Pellegatti
    Non è un problema di nomi, ma di organizzazione societaria. Si continua nell’equivoco sulle figure che devono gestire la prossima campagna rafforzamento. Tanto si è scritto, tanto si è letto sulla vicenda Boban. Ora rimane in sospeso la questione legata al destino di Maldini.

    Circolano poi altri nomi, quelli di Geoffrey Moncada o di Hendrik Almstadt, che potrebbero essere i dirigenti responsabili del mercato, con funzioni differenti. Ovviamente tutto passerà dall’Amministratore Delegato, che, a sua volta, risponde alla proprietà, a Londra. Tanti dirigenti, troppi dirigenti.

    Breve cenno storico.
    Nel dopoguerra i Milan vincenti avevano questo organigramma: Presidente Trabattoni, D.T Busini. Dal 1954 Presidente Rizzoli, D.T prima Busini e poi Viani. Dal 1967 Presidente Carraro, segretario  e responsabile del mercato, Passalacqua. Dal 1972 Presidente Buticchi, segretario responsabile del mercato Mupo. Dal 1977 Presidente Colombo, D.S Vitali. Dal 1986 Presidente Berlusconi, Amministratore Delegato Galliani e D.S. Braida. Catene corte di comando, signori, catene corte di comando.

    Poca confusione, responsabilità precise e incarichi chiari. Sarà un caso, ma vittorie… tante! Il Milan del fondo Elliott, dopo gli errori delle ultime due estati, figli anche dell’arrivo a metà mercato nel 2018 e alla partenza di Leonardo, con  l’arrivo di Boban, un anno fa, ora non può più sbagliare, perché l’esperienza passata deve essere di grande monito.

    Con l’eventuale arrivo di Rangnick, la situazione potrebbe semplificarsi e di molto. Sarebbe il manager tedesco, accompagnato dal suo staff, a centralizzare il mercato, con Moncada e Almstadt  finalizzati soprattutto nella attività di scouting, punto in ogni caso centrale del calcio dei prossimi anni.

    Rangnick risponderebbe solo a Gazidis e agli uffici di Londra. La posizione di Maldini non sarebbe facile da decifrare, anche perché non pare propenso ad accettare incarichi se non di alt responsabilità. Quindi facile da ipotizzare un suo addio. 

    Più difficile capire l’organigramma con Pioli o altro allenatore sulla panchina. Due le soluzioni, in questo caso. Affidare a Maldini la totale responsabilità del mercato oppure scegliere un Direttore Sportivo, nell’ambito di Casa Milan o cercato fuori, che catalizzi tutte le operazioni.

    Non si sono alternative. Le fortune dei prossimi Milan passano nelle scelte delle prossime delicatissime settimane, anche se il Club si sta già muovendo sul mercato giovani e su quello delle opportunità. La tragica situazione che sta attraversando il mondo non trova comunque fermi i dirigenti di tutte le squadre in Italia, in Europa e ovunque. Contatti, sondaggi, richieste, anche se via conference call, si stanno moltiplicando. I telefoni di Londra e Milano sono caldissimi.

    I tifosi del Milan conoscono già i nomi per quanto riguarda Proprietà e Amministratore Delegato. Vorrebbero conoscere il terzo uomo, per una  catena di comando chiara, inequivocabile. Sono sicuro che non verranno commessi gli errori del passato. Sarebbe puro e incomprensibile autolesionismo!

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