Milan, è arrivata l'ora di Mexes
L'EPURATO? - Che tra Mexes e Mihajlovic non ci fosse proprio un rapporto idilliaco lo si era capito sin dall'estate: nonostante il gran gol nel derby disputato in Cina contro l'Inter e la divertente esultanza con "il calcio nel sedere" da parte del tecnico serbo al francese, il nome di Mexes era sempre iscritto nella lista dei partenti, lo è stato da giugno a fine agosto. La bolla papale per trattenerlo da un'ipotetica cessione alla Fiorentina, allo stato attuale delle cose più che possibile a gennaio, era arrivata direttamente dal presidente Silvio Berlusconi, innamorato calcisticamente parlando di quel difensore con la testa matta, ma probabilmente il migliore attualmente in rosa, dal punto di vista tecnico. Colui che ha regalato, con un colpo di testa a Siena nel maggio 2013, l'ultima qualificazione in Champions League al Diavolo rossonero.
PIUTTOSTO CHE NIENTE, E' MEGLIO PIUTTOSTO - Il francese finora non è mai stato utilizzato in campionato, anche per problemi fisici, ma soprattutto per un'incompatibilità caratteriale con il tecnico: visto e considerato che le alternative non stanno però facendo il bene della squadra, forse è arrivata l'ora di provarlo in coppia con Romagnoli, l'unico che, più per quanto è stato pagato che per il reale rendimento in campo fino ad ora, è sicuro del posto di titolare. Mercoledì al Trofeo Berlusconi dovrebbe essere proprio il turno del transalpino: l'ultima prestazione, in amichevole contro il Monza, non aveva affatto soddisfatto Mihajlovic, che contro il Torino ha preferito puntare su Alex, con il quale poi c'è stato anche un litigio per una punizione affidata a Cerci e calciata dal brasiliano.
SASSUOLO O MAI PIU' - Dopo averle provate tutte, contro il Sassuolo potrebbe finalmente essere il turno di Mexes. Ciò che preoccupa maggiormente è che i rossoneri, dopo quasi due mesi dall'inizio della stagione, oltre a non avere un gioco degno di questo nome, non hanno nemmeno trovato una coppia centrale affidabile e definitiva. E chi ha giocato a pallone, sa quanto possano nuocere ad una squadra i continui cambi nella zona della retroguardia.
Alessandro Di Gioia
@AleDigio89
