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  • Moggi: 'Tifavo Inter, poi ho conosciuto Moratti. Dimissioni Juve? Ho sbagliato'

    Moggi: 'Tifavo Inter, poi ho conosciuto Moratti. Dimissioni Juve? Ho sbagliato'

    L'ex dg della Juventus Luciano Moggi ha parlato alle Iene, rilasciando dichiarazioni che faranno sicuramente discutere: veleno contro Inter e Rudi Garcia, i complimenti a Mancini e Sarri, il rammarico per le dimissioni dalla Juve. Ecco il testo dell'intervista doppia in onda nella puntata di questa sera, ultima stagionale, su Italia 1:  "Forse ho sbagliato a rassegnare le dimissioni dal club bianconero. Garcia? Il dramma della Roma"

    Iene: Luciano, sei stato radiato a vita dal mondo del calcio.

    Moggi: Però adesso aspettiamo la Corte Europea.

    Iene: E adesso che lavoro fai?

    Moggi: Giornalista.

    Iene: Si può vivere senza calcio?

    Moggi: Si può vivere anche meglio.

    Iene: Ora che hai più tempo, porti i nipotini al parco?

    Moggi: Allo stadio li porto.

    Iene: Tifi ancora Juve?

    Moggi: Sempre.

    Iene: Chi tifavi da bambino? 

    Moggi: Inter. Poi ho conosciuto i dirigenti e ho smesso di tifare.

    Iene: Parli di Moratti?

    Moggi: Moratti soprattutto, sì.

    Iene: Dai, fai pace con Moratti.

    Moggi: È lui che certe volte dice stupidaggini.

    Iene: Parliamo del processo: in un’intercettazione ti vanti di aver chiuso l’arbitro Paparesta nello spogliatoio.

    Moggi: Era soltanto una battuta che avevo fatto al telefono, e tra una battuta e il sequestro di persona ce ne corre.

    Iene: Nel processo penale sei stato prescritto, non assolto.

    Moggi: Hanno allungato talmente i tempi che non si poteva che andare in prescrizione, quindi è colpa loro, non colpa nostra.

    Iene: Per la Cassazione sei "l'ideatore di un sistema illecito di condizionamento delle gare".

    Moggi: A questi domando quali sono le gare che ho condizionato.

    Iene: Dicono anche che influenzavi "Il Processo di Biscardi".

    Moggi: Eh, detto tutto. Aveva dieci spettatori alla settimana.

    Iene: Sei stato anche condannato a 4 mesi per aver detto al direttore sportivo della Roma Baldini "pezzo di m****, stai attento che finisce male".

    Moggi: "Pezzo di m…" gliel’ho detto, lui si meritava anche altre cose. 

    Iene: È vero che per non farti intercettare avevi più di 200 Sim card?

    Moggi: Sono stupidaggini.

    Iene: Comunque alla fine, anche per colpa tua, hanno tolto due scudetti alla Juve.

    Moggi: Assolutamente no. 

    Iene: Perché?

    Moggi: Perché la Juve li ha conquistati sul campo.

    Iene: È stato giusto assegnare uno scudetto all’Inter?

    Moggi: Io non l’avrei accettato.

    Iene: Ti sei sentito scaricato dalla Juve?

    Moggi: Forse ho sbagliato a dare le dimissioni.

    Iene: Dopo Calciopoli ci sono stati altri scandali?

    Moggi: Sì, dal Calcioscommesse alle partite comprate. Per esempio il Catania ha comprato cinque partite ma non si sa chi le ha vendute. 

    Iene: Sul Calcioscommesse ci sono andati più leggeri che con te?

    Moggi: Addirittura Masiello e Mauri, che erano colpevoli di aver cambiato dei risultati, stanno giocando titolari. 

    Iene: Anche ai tuoi tempi i calciatori scommettevano?

    Moggi: No, no. Noi non abbiamo mai tollerato queste cose.

    Iene: Nel processo è finito anche Antonio Conte?

    Moggi: Che Conte abbia partecipato lo escluderei a priori.

    Iene: Ti vedresti bene al posto di Tavecchio?

    Moggi: Se lo domandi a me ti devo dire di sì per forza. Non tutti sarebbero contenti.

    Iene: Chi in particolare?

    Moggi: Lotito.

    Iene: Scandalo Fifa: che dici di Blatter?

    Moggi: Sembra che l’abbiano preso con le mani nella marmellata. 

    Iene: E Platini?

    Moggi: La cosa strana di Platini è che ha preso un compenso dopo dieci anni.

    Iene: Ti hanno deluso?

    Moggi: Si sono sempre messi come i salvatori del calcio, e probabilmente proprio i salvatori non erano.

    Iene: È bello essere potenti?

    Moggi: Beh, bisogna accorgersi.

    Iene: Come hai costruito il tuo potere?

    Moggi: Se qualcuno mi chiede un favore lo faccio. 

    Iene: Ma al di là di Calciopoli, resti un intenditore di calcio. Dacci qualche dritta. Il migliore allenatore della Serie A?

    Moggi: Mancini. 

    Iene: L’allenatore che cacceresti?

    Moggi: Garcia. Perché secondo me è il dramma della Roma.

    Iene: Perché Garcia "è il dramma della Roma"?

    Moggi: Perché con l’Atalanta sembrava fosse una partita tra scapoli e ammogliati, gli ammogliati erano quelli della Roma.

    Iene: Chi vince il campionato?

    Moggi: Credo che l’Inter abbia veramente delle possibilità, sempre tenendo conto che la Roma tenga Garcia.

    Iene: Il giocatore più forte in una tua squadra?

    Moggi: Maradona. 

    Iene: Quello con il carattere più difficile?

    Moggi: Maradona.

    Iene: Perché?

    Moggi: Perché Maradona un giorno era in un modo, un giorno in un altro.

    Iene: Il più donnaiolo?

    Moggi: Sempre Maradona.

    Iene: Si può fare sesso prima di giocare?

    Moggi: Io queste cose qui non le permetterei.

    Iene: Hai mai beccato un giocatore?

    Moggi: Era impossibile perché avevano una paura tremenda.

    Iene: Molti calciatori vanno a prostitute?

    Moggi: Non credo che abbiano bisogno di andare a prostitute. C’hanno un sacco di donne a disposizione.

    Iene: A proposito di prostitute, è vero che quando eri al Torino le mandavi in albergo agli arbitri?

    Moggi: Quelle erano interpreti, erano professoresse di lingua.

    Iene: Vabbè, "interpreti". A proposito di giocatori difficili, Balotelli?

    Moggi: Io non lo prenderei in nessuna squadra mia.

    Iene: Hai litigato con gli allenatori?

    Moggi: Prima di litigarci li mandavo via. 

    Iene: Hai imposto la formazione?

    Moggi: Mai. Al massimo il giovedì dicevo "secondo me farei così".

    Iene: E qualcuno disobbediva?

    Moggi: No.

    Iene: Un aggettivo per: Sarri.

    Moggi: Eccellente.

    Iene: Allegri.

    Moggi: Eccezionale.

    Iene: Mihajlovic.

    Moggi: Sicuramente bravo. Perché il Milan, come squadra, non è fatta bene.

    Iene: Garcia.

    Moggi: Mediocre. 

    Iene: Conte.

    Moggi: Se riesce a fare nella Nazionale quello che ha fatto con la Juve, è un fenomeno. 

    Iene: Zeman.

    Moggi: Bravissimo.

    Iene: Sei ironico?

    Moggi: Sto apprezzando quello che sta facendo in Svizzera.

    Iene: Qualcuno ti chiama per chiederti consigli?

    Moggi: Ce ne sono tanti.

    Iene: Esiste la sudditanza psicologica degli arbitri verso le grandi squadre?

    Moggi: Sì. 

    Iene: Spiegacela.

    Moggi: Gli arbitri hanno una testa particolare, quella di diventare internazionali. Per diventare internazionali bisogna fare le migliori squadre. Per fare le migliori squadre bisogna essere accettati.

    Iene: Tra Galliani e Barbara Berlusconi, da che parte stai?

    Moggi: In mezzo.

    Iene: E lui se ne andrà?

    Moggi: Galliani da lì non si muove.

    Iene: Se non ti avessero radiato, per quale squadra vorresti lavorare?

    Moggi: Mi avrebbe fatto piacere lavorare, poi per quale società non…

    Iene: Ma non puoi proprio lavorare nel calcio?

    Moggi: Posso fare il consulente per un presidente.

    Iene: Qualcuno te l’ha chiesto?

    Moggi: A migliaia. 

    Iene: Hai rifiutato?

    Moggi: Sempre.

    Iene: Perché?

    Moggi: Perché non mi andava.

    Iene: Tuo figlio è sempre nel mondo del calcio?

    Moggi: Già.

    Iene: Dietro di lui ci sei tu?

    Moggi: No.

    Iene: Quando eri alla Juve, quanti Rolex hai regalato agli arbitri?

    Moggi: Quelli li regalava la Roma.

    Iene: Regalare un Rolex a un arbitro non è corruzione?

    Moggi: Secondo me no.

    Iene: Ma al di là di tutti i processi, pensi di esserti comportato bene moralmente?

    Moggi: Se c’è stato un errore è avere fiducia in tante persone che non la meritavano. 

    Iene: Alla fine Luciano Moggi: colpevole o innocente?

    Moggi: Secondo te qual è la risposta? Colpevole.

    Iene: E qual è il più grosso errore che hai fatto?

    Moggi: Parlare con voi.

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