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  • Momenti Di Gioia: 'Papà, o mi riporti alla Lazio o cambio sport': Ledesma cede

    Momenti Di Gioia: 'Papà, o mi riporti alla Lazio o cambio sport': Ledesma cede

    "In un calcio ormai privo di esempi da seguire e positività, ma sempre più basato sul denaro e sul ritorno economico, e funestato da eventi che con il pallone non hanno nulla a che vedere, questa rubrica vuole proporre un momento di svago settimanale che ci riavvicini allo sport più bello del mondo, legato al campo di gioco ma non solo, anche ai social, alle iniziative di beneficenza e a storie da raccontare: il calcio è felicità, il calcio è passione, il calcio è "Momenti Di Gioia""

    "I figli... so' pezzi 'e core", recitava una canzone di 34 anni fa composta dal cantautore napoletano Mario Merola, che diede il titolo all'omonimo film di Alfonso Brescia: osservando ciò che è capitato a Cristian Daniel Ledesma, ex centrocampista e capitano della Lazio attualmente al Santos, in Brasile, possiamo dire che almeno da questo punto di vista i tempi non sono assolutamente cambiati.

    NON ESISTONO PIU' LE BANDIERE - L'italo argentino, classe 1982, è emigrato nel settembre 2015 in Brasile dopo 15 anni tracorsi in Italia, tra Lecce e Lazio, per giocare con continuità, dato che Pioli e Tare gli avevano fatto capire senza troppi complimenti durante il mercato che per lui, dopo 9 anni di fedeltà assoluta, non ci sarebbe più stato un posto , complice una politica di svecchiamento della squadra. Già, ma l'allenatore e il presidente dei capitolini non hanno fatto i conti con il figlio di 8 anni di Ledesma, che di stare lontano da Formello proprio non vuole saperne.

    L'AUT-AUT - Dopo lo sfogo con i genitori, Cristian, cuore di papà, ha spiegato tramite il suo profilo Instagram, condiviso con la moglie Marta, di essere tornato a bussare alla porta del club biancoceleste. Al centrocampista non era andato giù l'atteggiamento della dirigenza delle Aquile in merito al suo addio (mancato rinnovo del contratto dopo parecchi anni), ma ha scelto di mettere da parte il proprio malcontento per rendere felice il figlioletto, che lo aveva messo davanti all'aut-aut: "o mi fate tornare alla Lazio, o smetto di giocare a calcio e passo al basket". Sacrilegio, per una famiglia di calciatori da generazioni, legati al calcio probabilmente più che ad ogni altra cosa. Bisognava agire, cambiare in corsa quella decisione che stava prendendo piede nel cuore del bambino.

    NOSTALGIA CANAGLIA - La madre, all'inizio incredula, ha commentato: "Pensavo scherzasse. Invece mi ha spiazzata: ha tirato fuori tutte le sue foto dei campionati scorsi, contato i gol, raccontato che gli esercizi erano faticosi ma divertenti, confessato che maglie diverse non ne vuole indossare." A quel punto, la decisione: "Allora mi armo di coraggio, busso a Formello (sì proprio io...), ritiro il kit della nuova stagione, ritorno al campo Gentili due volte a settimana per la sua felicità." Prima del lieto fine, settimana scorsa, raccontato sempre da Marta Ledesma: "Oggi è la sua prima convocazione battezzata con un gol, Cristian ed io ne siamo orgogliosi! Anche se ha solo 8 anni ha già capito cosa significhi legarsi ai colori e restare con quei colori addosso, anche se il tuo papà è stato costretto ad andare a giocare dall'altra parte del mondo. Poteva provare rancore, rifiuto, distacco. Invece era solo nostalgia".

    TUTTO E' BENE... - Una piccola frecciata ai vertici biancocelesti da parte della signora, ma un cuore immenso, sia da parte del padre, che da parte del figlio: "Papà, io così mi sento un po' te". Un epilogo strappalacrime, che ha reso felice anche Cristian, attualmente nel lontano Brasile: anche a Santos infatti, da qualche giorno, si può dire che "vola un'aquila (in più) nel cielo".

    Alessandro Di Gioia
    @AleDigio89

     

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