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  • Mondiali, voti in vendita:| Bufera sulla Fifa

    Mondiali, voti in vendita:| Bufera sulla Fifa

    Fine settembre, Londra. Il nigeriano Amos Adamu, 56 anni, uno dei 24 membri del comitato esecutivo della Fifa che il 2 dicembre a Zurigo dovranno decidere a chi assegnare i mondiali del 2018 e del 2022, è seduto in un angolo appartato di un albergo di lusso e sorseggia un caffè incassato nelle spalle. É diffidente, lievemente imbarazzato, ma non ha nessun dubbio sulla cifra che vuole mettersi in tasca: 800 mila dollari. Di fronte a lui un uomo e una donna che si sono presentati come lobbisti di un gruppo americano pronti a versare una tangente in cambio del suo appoggio. Vanno subito al punto. Adamu, potentissimo presidente della West African Football Union, spiega che ha bisogno di soldi per costruire quattro campi da calcio artificiali per la federazione nigeriana. Costano duecentomila dollari l’uno. «Non voglio che pensiate che il denaro è per me. Ma è chiaro che se investite nel progetto lo fate perchè volete il mio voto». La donna domanda: «Versiamo sul conto della federazione?». «No, sul mio personale», replica lui. Non voglio che pensiate che il denaro è per me.

    Una telecamera nascosta riprende scena e dialogo. I due lobbisti in realtà sono giornalisti del «Sunday Times». Da mesi lavorano in incognito per capire qual è il livello di corruzione all’interno della Fifa e quante possibilità abbia l’Inghilterra di ottenere l’assegnazione del torneo in modo pulito. Amos Adamu non sarà l’unico a chiedere soldi.

    Per dare corpo all’inchiesta pubblicata ieri, a pochi giorni dall’incontro tra David Cameron e Sepp Blatter a Downing Street, i falsi lobbisti sono entrati in contatto con sei membri o ex membri della Fifa e a tutti hanno rivolto la stessa domanda: «Che cosa dobbiamo fare per ottenere i mondiali?». «Pagare le persone giuste», è stata la risposta corale. La Fifa ha aperto una inchiesta dichiarando di essere pronta a spostare la data delle votazioni finché non sarà chiara la dimensione dello scandalo. Per l’assegnazione dei mondiali del 2018 con l’Inghilterra sono in corsa Russia, Spagna-Portogallo e Belgio-Olanda. Gli Usa, all’oscuro del lavoro del Sunday Times e in totale buona fede, hanno ritirato la candidatura venerdì scorso. Per ottenere l’assegnazione servono tredici dei ventiquattro voti.

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