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  • Mondo Azzurro - Crespi e Lipani: i gioielli di Lazio e Genoa che festeggiano il ritorno in Primavera 1
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Mondo Azzurro - Crespi e Lipani: i gioielli di Lazio e Genoa che festeggiano il ritorno in Primavera 1

Mondo Azzurro - Crespi e Lipani: i gioielli di Lazio e Genoa che festeggiano il ritorno in Primavera 1

  • Emanuele Tramacere
I due giorni del campionato di Primavera 2 hanno emesso i primi verdetti e sono di quelli che non si dimenticano perché due club storici dal punto di vista giovanile torneranno dalla prossima stagione nel campionato di Primavera 1. Si tratta del Genoa Primavera, che fu di Alberto Gilardino e che è diventato in corso d'opera di Alessando Agostini, e della Lazio Primavera allenata da Stefano Sanderra. I grifoncini tornano nel massimo campionato giovanile dopo un anno di purgatorio mentre gli aquilotti dopo due stagioni. E al centro dei due progetti tecnici ci sono due storie da raccontare quella del bomber laziale Valerio Crespi e del regista rossoblu Luca Lipani. 

CRESPI UN BOMBER ALLA VIERI - Laziale da sempre, il classe 2004 Valerio Crespi si è trasformato negli ultimi anni in una macchina da gol anche se il suo percorso nel mondo del pallone è partito in realtà dalla Roma che però dopo due anni lo ha scartato data la grande concorrenza favorendo il suo approdo alla Lazio. 20 gol in 24 presenze è capocannoniere del girone e assoluto protagonista stagionale. C'è chi per fisicità e senso del gol, lo paragona a Bobo Vieri, ma a lui, che ha un contratto fino al 2024, basterebbe avvicinarsi al ruolo di vice-Immobile da tempo vacante.

LIPANI GIA' DA SERIE A - Rossoblù nel cuore, genovese con l'animo che profuma di Grifone, Lipani è invce un classe 2005 che sognava da sempre l'esordio in prima squadra e quest'anno, a sorpresa e ampiamente in anticipo sui tempi, ci è riuscito. Merito di Gilardino che lo ha conosciuto in Primavera e lo ha portato in Serie B centrando la doppia promozione sia con i grandi che con i coetanei in Primavera. Regista con una gran botta da fuori, si paragona e si ispira a Milan Badelj, ma, non ce ne voglia, per noi ricorda più quel Dejan Stankovic che oggi siede sulla panchina dei rivali blucerchiati.

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