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  • Montella nel paese delle meraviglie: Milan senza mentalità vincente, Conte...

    Montella nel paese delle meraviglie: Milan senza mentalità vincente, Conte...

    • Daniele Longo
    Un uomo solo al comando. Vincenzo Montella si aggrappa al suo Milan, respinge le accuse snocciolando dati e argomentazioni più o meno concrete. La sua squadra è come un gambero, fa un passo avanti e due indietro appena percepisce il pericolo. Così è stato nelle ultime tre gare disputate: vittoria larga a Verona contro il Chievo, sfida alla Juventus dove non si è quasi mai avuta la percezione che i rossoneri potessero fare risultato, ritmi da calcio saponato ad Atene contro l'Aek. 

    COSI NON VA - Se da un lato il tecnico rossonero va compreso, la sua è una strenua difesa dell'operato e della panchina. Chi non farebbe altrimenti al suo posto? Vero anche che le tesi sostenute non sono proprio in linea con la realtà. Il Diavolo che gira a 16 punti in classifica non può essere sulla strada giusta, anzi deve cambiare proprio carreggiata. L'attacco fatica a trovare la via della rete, un problema persistente già dalla passata stagione dove si vedeva un Milan limitato dal punto di vista tecnico, ma combattivo come non mai. Il pareggio in rimonta con la Lazio, i due  successi contro la Juventus: nelle difficoltà il gruppo 2016/2017 riusciva a trovare doti quali il temperamento e l'orgoglio. Dopo i fuochi d'artificio estivi, questa squadra non sta rispondendo secondo le aspettative o altrimenti il suo condottiero non si è reso conto di allenare una formazione con delle potenzialità non da sesto o settimo posto. Non può accontentarsi, non dopo aver speso 240 milioni sul mercato.  Non sarà una Ferrari ma nemmeno, con tutto il rispetto, una Panda: spesso la differenza la fa il pilota. 

    CAMBIO DI MENTALITA' O CAMBIO DI PANCHINA- Domani sera a Reggio Emilia contro il Sassuolo la società si aspetta un Milan con gli occhi della tigre. Una squadra che deve scendere in campo per dare delle risposte. La personalità non la si compra al supermercato ma può essere allenata, specie se si è ancora giovani. Da Calhanoglu a Kessie, passando per i vari Kalinic e Andrè Silva: tutti i giocatori sono sotto esame e se non  vogliono giocare per Montella devono farlo per loro stessi. Perchè o cambia la mentalità fin da subito o altrimenti a cambiare potrebbe essere la conduzione tecnica. 

    STAMPA BRITANNICA - Intanto in Inghilterra il Daily Express rilancia il nome di Antonio Conte, allenatore del Chelsea, per il futuro della panchina rossonera. 
     

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