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  • Montella stecca ancora, per Mihajlovic pari senza giocare: il Milan è mediocre

    Montella stecca ancora, per Mihajlovic pari senza giocare: il Milan è mediocre

    • Giancarlo Padovan
    Montella stecca ancora (0-0), Mihajlovic raccoglie un punto praticamente senza giocare.

    E’ vero che poco prima della fine ((85’) Donnarumma ha salvato il pareggio con una doppia parata (la prima sul colpo di testa di Belotti, la seconda sulla ribattuta da un passo di Iago Falque), ma è altrettanto vero che sia a contare i tiri in porta, sia le occasioni (e a pesare il dominio del gioco), non c’è stata partita. Avrebbe meritato di vincere il MIlan, se solo avesse attacanti in grado di centrare la porta e non il portiere avversario. Sirigu, comunque, è stato bravo almeno quanto Donnarumma, altrimenti il mio discorso sul diverso valore della prestazione non potrebbe reggere.

    Alla fine su San Siro si sono abbattuti i fischi dei tifosi rossoneri. Non è la prima volta e, secondo me, non sarà nemmeno l’ultima. Il MIlan, infatti, non segna e non vince in casa dal 20 settembre e il popolo di fedelissimi comincia a spazientirsi. D’accordo (anche se fino ad un certo punto) perdere con le grandi (Napoli, Juve, Inter, Roma) o presunte tali (Lazio e Sampdoria), ma non riuscire a spuntarla con il Torino è davvero troppo.

    Il punto non è più la Champions (che non sarà raggiunta) o l’Europa League (difficile se non si vincono partite come questa). Il rischio è la mediocrità assoluta di un campionato senza squilli e senza soddisfazioni. 

    I critici più feroci del Milan hanno detto e scritto che gli uomini di Montella in certe partite e, in particolare a Napoli, sono entrati poco in area avversaria o non vi sono entrati affatto. Contro il Toro, invece, lo hanno fatto senza però trovare il gol. 

    Il più contestato (fischi da tutto lo stadio alla sua sostituzione) è stato Kalinic che si è mangiato due gol colossali (5’ dopo tiro sbagliato di Suso, 71’ su assist di tacco di André Silva) anche se gli assistenti, in entrambi i casi, avevano rilevato il suo fuorigioco.

    La gente è andata in bestia non solo perché ha mancato le due occasioni, ma anche perché - nel mezzo (68’) - Bonucci gli aveva fornito un cross sul quale il croato - questa volta in posizione regolare - prima ha colpito di testa e poi di piede. Sirigu ha respinto entrambi i tentativi.

    Anche André Silva che in campionato gioca poco (sette presenze, prima del Toro, con 365 minuti giocati) e in Europa League segna molto (8 reti, comprese le due nei preliminari, forse perché Montella lo mette), ha avuto un’occasione per sbloccare la partita (23’), quando Zapata gli ha inviato un pallone a mezza altezza sul secondo palo e il portoghese è andato a raccoglierlo con l’esterno destro al volo. Palla fuori (Sirigu non ci avrebbe fatto niente) e occasione mandata in fumo.

    La partita - a parte l’inizio della ripresa - è stata di buona qualità. Montella, oltre a Conti, Abate, Calabria e BIglia, ha dovuto rinunciare pure a Borini (nemmeno in panchina). Tuttavia, l’assenza dell’esterno per infortunio, non gli ha impedito di schierare lo stesso 3-4-2-1 che aveva pensato,  con André Silva dietro Kalinic e Suso al posto di Borini.

    Devo ammettere che ero perplesso. A quel punto sarebbe stato più logico avere un trequartista (Bonaventura) e due punte (Kalinic e André Silva). Ma Montella ha avuto ragione. Il portoghese, infatti, ha fatto più movimento incontro alla palla, l’altro ha attaccato la profondità. Giusto anche decentrare, a destra, Suso (sua la punizione, al 9’, che Siriigu ha deviato in calcio d’angolo) perché in questo modo Ansaldi è spesso stato costretto ad allargarsi, lasciando all’uno contro uno tanto N’Koulou quanto Burdisso (due dei migliori tra i granata).

    Nella ripresa, però, il Torino ha agito meglio sulle fasce e sia Suso che Rodriguez, inizialmente patito da De Silvestri, hanno limitato la loro azione. 

    Il Milan ha provato a vincerla anche nei minuti finali, dopo che Calhanoglu ha preso il posto di un polemico Bonaventura (con chi ce l’aveva? Ha giocato malissimo) e Cutrone ha avvicendato Kalinic, il quale ha risposto ai fischi di San Siro con applausi apparsi ironici ai più.

    Calhanoglu ha colpito a botta sicura al 47’ (grande deviazione di Sirigu), mentre sul calcio d’angolo successivo Cutrone ha segnato, ma Bonucci, che gli aveva deviato la palla, era in fuorigioco. Resta lo 0-0 buono solo per MIhajlovic. Anche se il Toro resta piccolo, quasi come il MIlan. 
     

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