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  • Montolivo:| Esempio per tutti

    Montolivo:| Esempio per tutti

    Stringe i denti, da capitano. Senza che nessuno conosca i suoi problemi alla caviglia, le infiltrazioni fatte, le visite specialistiche. Non dice niente, perchè non importa. Non importa nemmeno se c'è da prendere i fischi, dopo Fiorentina-Lazio, se la gente al bar o nelle radio lo critica, quasi come fosse l'ultimo arrivato. Forse vuol dire anche questo essere il capitano, mettersi sulle spalle gli sfoghi di tutti, prendersi addosso tutto quello che non va. Anche se non si sta bene, anche se correre è diventato faticoso. Anzi doloroso. Riccardo Montolivo, in queste settimane, è diventato ancor più capitano.

    Ha onorato la fascia, dando l'esempio a tutto lo spogliatoio. Quello spogliatoio che è riuscito a ricompattare con piccoli ma significativi gesti. Senza urlare, chiedendo a tutti una cosa semplice, l'umiltà. Radunando la squadra al centro del campo dopo la sconfitta con la formazione di Reja, parlando chiaro e forte tra le mura dello spogliatoio, confrontandosi con chi in questi giorni ha nutrito qualche dubbio sulle scelte tattiche e non solo. Anche con il Palermo ci sarà, nonostante la caviglia faccia ancora male, nonostante la nazionale lo chiami a due nuovi importanti impegni. Che non è detto possa onorare. Prima c'è la Fiorentina, prima c'è un campionato da incanalare nel binario giusto, prima c'è da dimostrare di essere ancora una squadra viva. Piccoli ma importanti passi, che uno come Montolivo ha deciso di fare nel modo più spontaneo possibile.

    Gesti da capitano, da chi crede in qualcosa, da chi le critiche ha imparato a farsele scivolare sulla schiena o comunque a conviverci. Come hanno fatto, nel passato, tanti campioni in riva all'Arno. Da Batistuta a Rui Costa, da Toldo a molti altri per rimanere ai tempi più recenti. Lui, oggi, Firenze ha imparato a capirla. Molto più di prima. E presto tornerà a parlare anche del suo rinnovo, ancora tutto da discutere. Perchè legarsi definitivamente ad una piazza come quella viola, non può essere una cosa da due minuti. Occorre capire meglio alcune cose, soprattutto riguardanti gli obiettivi sportivi. Perchè da capitano si ha anche una responsabilità in più, quella della chiarezza. Verso tutto e verso tutti.
     


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