1036 minuti, 125 giorni, 20 partite dopo riecco Alvaro Morata. Quello vero, quello decisivo, quello che urla di gioia e non guarda a testa bassa il terreno di gioco. Era solo il gol, d'altronde, quello che da più parti in casa Juve si continuava a dire che mancasse al centravanti spagnolo. Ed una volta ritrovato è stata subito tutta un'altra storia. Non inganni il fatto che la rete sia arrivata dal dischetto, il gol è gol, tanto più che davanti Morata aveva uno specialista come Samir Handanovic. La scintilla che ha riacceso la rabbia positiva di un giocatore che contro l'Inter si è effettivamente ritrovato, giocando a tutto campo e non vagando per il terreno di gioco. Ritrovando quella brillantezza in area di rigore che lo ha portato nelle notti di Champions ad eguagliare la striscia di Alessandro Del Piero tra la scorsa stagione e quella attuale. La tripletta forse sarebbe stato fin troppo, un errore perdonabile quello che gli ha impedito di portarsi a casa il pallone e che forse gli servirà per capire come questa serata di Coppa Italia debba essere davvero un nuovo punto di inizio e niente più. Nei momenti di crisi la Juve gli ha offerto il rinnovo ed ha respinto interessamenti milionari come quelli del Liverpool, tenendoselo stretto al di là di clausole rescissorie e diritti di recompra del Real. Adesso è Morata che si deve riprendere la Juve, due gol all'Inter sono un bel modo per ricominciare da sé.

CUADRADO, LA NOTTE DEL RISCATTO Se Max Allegri contro l'Inter può ritenere di avere in un colpo solo centrato più obiettivi di quanti sperasse, i motivi sono molteplici. La finale di Coppa Italia ipotecata, con tanto di tre spallate alle già deboli certezze nerazzurre. La fiducia data a Caceres è stata ripagata, così come Asamoah ha dimostrato di essere effettivamente quel grande giocatore che in più di un'occasione il tecnico ha dichiarato di dover tener in panchina con estrema difficoltà. E con Morata che rappresenta senza ombra di dubbio la notizia più lieta di tutta la serata, ecco che per una notte è tornata a brillare anche la stella di Juan Cuadrado. Finalmente in palla, brillante e decisivo nell'uno contro uno, il colombiano ha disputato forse la prestazione più convincente e completa di tutta la sua avventura in bianconero. Un autentico riscatto personale per un giocatore che rilancia le proprie quotazioni nonostante siano state necessarie ben cinque partite in questo 2016 prima che Allegri si fidasse di azzardarlo nuovamente dal primo minuto al posto di Lichtsteiner. Cuadrado si è riscattato, quindi, proprio nella sera in cui anche Beppe Marotta è tornato a parlare del suo riscatto, ribadendo come la Juve sia assolutamente possibilista: negli scorsi mesi è stata raggiunta un'intesa di massima per fissare il prezzo del riscatto con il Chelsea, ma a convincere la Juve a sborsare la cifra pretesa dai Blues (circa 20-22 milioni di euro) può essere soltanto lui con una seconda parte di stagione sullo stesso livello di questa notte di Coppa Italia.

@NicolaBalice