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  • Moratti ringrazia CM: 'Io il più amato dagli interisti? Mi fate felice. Avrei votato Facchetti. Prenderei Haaland. La verità su Lippi e quel matto di West'

    Moratti ringrazia CM: 'Io il più amato dagli interisti? Mi fate felice. Avrei votato Facchetti. Prenderei Haaland. La verità su Lippi e quel matto di West'

    • Pasquale Guarro
    “Essere a capo di un club comporta avvertire addosso la  responsabilità di far sognare tante persone. È quello che ho appreso da mio padre ed è quello che ho sempre cercato di fare da presidente dell’Inter”. Massimo Moratti mi confessò queste parole nel cortile del Piccolo Teatro, mentre spegneva quel che restava della sua sigaretta. Ci salutammo e ognuno prese la strada di casa, ma per tutto il tragitto non pensai ad altro che a quelle parole e al fatto che mai nessuno, o pochissimi, abbiano interpretato il ruolo come ha saputo farlo lui. Moratti ha regalato e realizzato sogni ed è per questo motivo che i tifosi dell’Inter, su calciomercato.com, lo hanno votato come nerazzurro più amato della storia. 

    Buongiorno presidente, il popolo nerazzurro ha scelto lei come interista più amato.
    “È un sentimento che non può che rendermi riconoscente. Ringrazio tutti per l’affetto, credo sia il risultato di tanti anni belli trascorsi insieme. Terminati poi benissimo”.

    Escludendo lei e suo papà, lei chi avrebbe votato?
    “Avrei votato Facchetti per tutto quello che ha dato e per quello che ha significato negli anni per l’Inter e per noi interisti, sia da calciatore che da dirigente”. 

    C’è anche un altro aspetto simpatico del sondaggio…
    “Mi dica”. 

    Gli interisti hanno potuto votare anche i meno simpatici, le sorprese sono Nedved terzo e Wanda Nara quinta. 
    (Ride divertito, ndr) “Non me li aspettavo così in alto e in effetti non ho una spiegazione. Nedved fu autore di un fallo che costò un infortunio a Figo, mentre Wanda Nara a un certo punto ha disturbato l’equilibrio dell’ambiente. Ma deve rimanere una cosa spiritosa”. 

    Presidente, ci tolga una curiosità, studia ancora i video dei calciatori?
    “In questo preciso momento storico mi sto divertendo moltissimo nel riguardare con attenzione filmati della Grande Inter. Ma in generale guardo sempre qualche partita dei campionati esteri per scoprire qualcosa di interessante. È un istinto”. 

    Sono più i calciatori che ha scelto lei o quelli che hanno scelto i suoi allenatori?
    (Ride, più di prima, ndr) “Diciamo che c’era una sorta di regolamento non scritto, ne facevo scegliere un paio agli allenatori e per il resto facevo io”.

    L’allenatore che ha accontentato più di tutti?
    “Lippi, credo di avergli preso tutti o quasi quelli che mi ha chiesto”. 

    Augurerebbe a uno dei suoi figli di diventare presidente di un club?
    “Tralasciando l’aspetto finanziario, devo dire che è un’esperienza fantastica. Ricordo le parole di mio padre, diceva sempre, se fai il presidente all’Inter, puoi farlo anche in General Motors. Lo diceva perché il calcio è frenetico, devi decidere in poco tempo, spesso le cose cambiano da un giorno all’altro. Ma senza dubbio è un’esperienza che augurerei ai miei figli”. 

    Crede che il campionato sia pronto a ripartire?
    “Credo di no. Sicuramente potranno dirmi che non ho gli strumenti per decidere in merito ma onestamente credo sia più utile concentrarsi sulla prossima stagione invece che accanirsi su questa”. 

    Tornando ai video, le sarà capitato di guardare qualche partita di Mbappé e Haaland…
    “Sì”

    Se dovesse sceglierne solo uno?
    “Mbappé ha più classe, ma mi lasci dire che andrei su Haaland. Mi intriga di più perché nel vederlo giocare mi dà ancora la sensazione di essere un po’ grezzo e allora penso a cosa potrebbe combinare quando il tempo e le gare lo porteranno ad essere più maturo. Haaland mi incuriosisce di più, io comprerei lui”. 

    Un’ultima curiosità, ma davvero West era così strano come lo raccontano?
    “Confermo tutto, assolutamente. Si presentava nel mio ufficio vestito da sacerdote africano. Matto, ma che forte che era in campo. E come tutti i matti, aveva anche un gran cuore”.

    Grazie presidente, è stato un piacere. 
    "Grazie a lei, mi ha dato qualche minuto di spensieratezza di cui avevo bisogno”.

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