Dopo l'eliminazione dalla Champions League, Massimo Moratti ha iniziato a delineare il futuro della sua Inter: "Sì ai giovani, ma serve anche gente d'esperienza. Un'idea saggia potrebbe essere partire pensando al futuro non in termini immediati, costruendo una squadra essenzialmente giovane". Una squadra, dunque, che sappia abbinare la linea verde all'esperienza di alcuni elementi del gruppo storico (in particolare Zanetti e Cambiasso), che resteranno per fare da chiocce alle nuove leve nerazzurre.

In pratica è il progetto che era stato proposto all'Inter da... Benitez e Gasperini! Entrambi infatti avevano chiesto a Moratti, invano, di svecchiare il gruppo che aveva vinto tutto con alcuni elementi un po' più giovani e dinamici (Mascherano, ad esempio). Entrambi hanno dovuto arrendersi di fronte all'evidenza sottolineata da Claudio Ranieri dopo il match di San Siro contro il Marsiglia: "Questa squadra non può dare di più".

"Il problema è che, se dopo tre partite non va tutto bene, cominci a pentirti..." ha aggiunto ancora Moratti, specificando comunque che tutto "dipenderà dal progetto che si farà con l'allenatore". Ecco, appunto: progetto con l'allenatore e senza pentimenti. E' su questi due elementi che l'Inter del futuro dovrà puntare: qualsiasi tecnico verrà scelto per rifondare l'Inter (Villas Boas, Blanc, Zeman), a lui Moratti e la società dovranno dare fiducia totale, costruendo 'insieme a lui' la nuova Inter, e senza pentirsi se le prime tre partite non dovessero andare bene (e Gasperini ne sa qualcosa...).