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  • Morte Morosini:| Alicicco 'Imprevedibile'

    Morte Morosini:| Alicicco 'Imprevedibile'

     

    Il medico Ernesto Alicicco parla del dramma del calciatore Morosini nella trasmissione Te la do io Tokyo (centro suono sport 101.5, Roma).
     
    Si poteva prevedere un dramma del genere?
    Non credo si potesse prevedere, poi solo il risultato dell'autopsia ce lo potrà dire. Il ragazzo è stato controllato a grande livelli da più di una squadra, ma rimane molto difficile poter prevedere quello che succede qualche volta, se poi è stata un'emorragia cerebrale è davvero imprevedibile poterlo preventivare. Quando si fanno le visite per l'attività agonistica si vanno ad aumentare i controlli a seconda di ciò che emerge dall'elettrocardiogramma sotto sforzo, più di una volta ho dovuto approfondire dei controlli. In Italia i controlli sono di grandissimi livelli, all'estero non è così, in questo campo siamo avanti a tutti. Quello che ho visto l'altro giorno, mi da l'idea che lui abbia avuto qualcosa di molto più pesante di un arresto cardiaco, ma aspettiamo i risultati dell'autopsia. Ha avuto un tempestivo e valido soccorso immediato, ho sentito dire che questo ragazzo non ha risposto a nessuno stimolo e questo è molto grave, un cuore che giusto l'autopsia mi potrà dire cosa ha avuto. L'infarto quando è solo cardiaco ti fa stramazzare per terra e non riesci a muoverti più, invece lui ha cercato due volte di rialzarsi, mi lascia prevedere che l?impulso che è andato in tilt sia la centralina che si sia bloccata, ovvero il cervello se fosse legato a questo poteva capitare a chiunque. Se non ci sono sintomi non facciamo questi accertamenti. Prendiamo uil caso Cassano, per accertare la sua malformazione se non ci sono i sintomi nessuno va ad accertare quello che è stato fatto a Cassano. Le visite vanno fatte bene da gente che pratica e che sa.
     
    Cosa ne pensa dell'obbligo dei defribrillatori nei campi anche non professionali?
    Prima di tutto va fatta una visita di idoneità sportiva ben fatta e scrupolosa senza escludere problemi, le società qualsiasi essa siano dovrebbero devolvere anche una minima parte alla prevenzione sanitaria, perché se andiamo avanti solo con il volontariato succede che diventa superficiale. Oggi ci sono defribrillatori che sono automatici, bisogna solo saperli usare e per farlo basta un corso di un giorno massimo due, uno di quelli che sta in campo deve saperlo usare. Il settore giovanile e i campi dilettantistici per merito della Federazione hanno i defribrillatori in campo, fermo restando che poi ci sono delle patologie per le quali non servono, purtroppo.

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