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  • Mourinho, esordio da saggio: il suo Tottenham convince ed entusiasma. Che brividi alla fine...

    Mourinho, esordio da saggio: il suo Tottenham convince ed entusiasma. Che brividi alla fine...

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    E’ sempre stato un ottimista di natura e ha sempre avuto una smisurata fiducia in se stesso, ma nemmeno uno come Josè Mourinho poteva immaginare un ritorno in Premier così entusiasmante e convincente per quasi 80 minuti e così preoccupante per gli ultimi 15', recupero compreso. Tre a zero sul campo del West Ham fino al 28' del secondo tempo, vittoria secca con una partita giocata all’altezza del vecchio Tottenham, con tutta la qualità di cui dispone, con i 4 attaccanti protagonisti. Non solo: al debutto sulla panchina degli Spurs, undici mesi dopo il suo allontanamento dal Manchester United, l’inossidabile José stava sfidando e battendo uno dei suoi tanti cari nemici, Pellegrini, e lo spingeva sempre più giù in classifica. Poi, il Tottenham, che aveva vissuto di recente un lungo periodo di carestia, si è sentito con la pancia piena e ha incassato due gol buoni più uno annullato per fuorigioco. Il finale è stato particolarmente teso, ma alla fine si può dire che la vittoria di Mou sia meritata.

    LA NUOVA SAGGEZZA DI MOU - Al suo esordio, Mourinho ha seguito la linea della saggezza e dell’equilibrio. Pochi ritocchi, stessa impostazione con due mediani, Winks e Dier, davanti alla difesa e fantasia nella zona offensiva del campo. Per 20 minuti è stata una partita di scarso livello tecnico. Il West Ham cercava di controllare (molto efficace Rice davanti alla difesa) e ripartire, avendo un esterno rapido come l’ex laziale Felipe Anderson che alla fine si è rivelato però uno dei peggiori degli Hammers; il Tottenham si preoccupava invece di ritrovare se stesso.

    INIZIO DIFFICOLTOSO - Gli Spurs non vincevano in trasferta in Premier dal 10 febbraio scorso, nelle ultime 6 partite di campionato avevano fatto appena 2 punti, per queste ragioni era stato chiamato Mourinho al posto di Pochettino. All’inizio questo disagio tecnico è apparso evidente: Dele Alli sbagliava ogni appoggio, Son non scappava mai in velocità, Lucas Moura non era presente alla partita e Kane riusciva a segnare solo in chiara posizione di fuorigioco.

    IL TRIO SPURS - Mourinho osservava dalla panchina, ogni tanto prendeva qualche appunto, ma anche lui aspettava che il Tottenham si mettesse finalmente a giocare. E’ successo dopo che il West Ham ha buttato via un bel contropiede per una scelta sbagliata da Felipe Anderson. Dal minuto 32 al minuto 48 c’è stato solo il Tottenham con il suo trio-meraviglia Lucas Moura-Dele Alli-Son. Primo gol: assist di Dele Alli, scatto micidiale di Son che ha bruciato Diop e battuto in diagonale Roberto Jiminez, non proprio impeccabile nell’occasione. Secondo gol: Dele Alli ha perso l’equilibrio nel controllare una palla, è finito col sedere per terra ma proprio da terra, prima che il pallone uscisse dalla linea laterale, con un colpo di esterno, un colpo di magia, l’ha spinto verso Son, altro scatto dei suoi, stavolta il malcapitato era Fredericks, cross sul secondo palo dove Lucas Moura ha bruciato Creswell.

    ANCHE KANE - La stranezza di questi colpi ravvicinati (il primo al 36', il secondo al 43') era l’assenza del nome di Harry Kane sia come marcatore che come uomo-assist. Al 4' della ripresa il bomber ha rimediato. Cross di Aurier da destra, colpo di testa schiacciato di Kane (Diop l’ha marcato malissimo), la palla è passata fra le mani di Roberto Jiminez. Da notare che un minuto prima del 3-0 Lucas Moura aveva sbagliato un gol solo davanti al portiete degli hammers. Così sembrava chiuders, quasi con un tempo d’anticipo, il felice ritorno di Mourinho in Premier League.

    LA QUASI RIMONTA - Invece il gol, peraltro bello, di Antonio, preceduto da un dribbling secco su Alderweireld, ha tolto la partita da un finale noioso e l’ha scaldata, come quando Kane, a palla distante, ha sgambettato Snodgrass che si è rialzato, ha placcato il centravanti degli Spurs e l’ha steso. Il Tottenham era tutto dietro e Rice ha segnato, al 44', il gol del 3-2, ma in posizione di fuorigioco, pizzicato dal Var. La squadra di Pellegrini ha continuato ad attaccare ed ha accorciato al quinto minuto di recupero con l’ex tornista Ogbonna. Per fortuna di Mourinho, l’arbitro Oliver (il grande amico di Buffon e Guardiola...) ha fischiato la fine pochi secondi dopo.

    West Ham-Tottenham 2-3

    West Ham (4-1-4-1): Roberto Jimenez 5,5; Fredericks 6 Diop 5,5 (15' st Sanchez 6) Ogbonna 7 Creswell 6; Rice 6,5; Yarmolenko 4,5 (11' st Fornals 5,5) Noble 6 Snodgrass 6 Felipe Anderson 4,5 (1' st Antonio 7); Haller 4,5. Allenatore: Pellegrini 5

    Tottenham (4-2-3-1): Gazzaniga 6; Aurier 7 Sanchez 6,5 Alderweireld 6,5 Davies 6 (30' st Rose sv); Winks 6,5 Dier 6; Lucas Moura 6,5 (37' st Sissoko sv) Dele Alli 7 (34' st Eriksen sv) Son 7,5; Kane 7. Allenatore: Mourinho 7

    Arbitro: Oliver 6,5
    MARCATORI: 36' pt Son (T), 43' pt Lucas Moura (T), 4' st Kane (T), 28' st Antonio (WU), 50' st Ogbonna (WH)
    AMMONITI: 11' pt Diop (WH), 39' pt Fredericks (WH), 24' st Davies (T), 42' st Kane (T) e Snodgrass (WH) per gioco falloso

       

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