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  • Roma, Mourinho: 'Non allenerei mai Lazio o Milan. Covid? Vogliamo giocatori che rispettino la legge'

    Roma, Mourinho: 'Non allenerei mai Lazio o Milan. Covid? Vogliamo giocatori che rispettino la legge'

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    Ecco le parole rilasciate in conferenza stampa de Josè Mourinho alla vigilia di Milan-Roma di domani alle 18,30 a San Siro

    Come sta la squadra? Rui Patricio giocherà?
    "Rui giocherà. Non si è allenato ieri e l'altro ieri per un problema alla schiena, oggi si è allenato ma domani giocherà. Fuzato non ci sarà, portiamo Boer e Mastrantonio come seconda e terza opzione. Rui è in perfette condizioni per giocare. Abbiamo lavorato bene, sono 15 giorni senza competizione ed è naturale che si perda qualcosa a livello di intensità e ritmo di gioco. Ma stiamo bene, l'unico giocatore che veramente che sta continuando nel suo recupero è Spinzzola, dopo qualche problema da voi conosciuto con qualche situazione di Covid. Ma siamo preparati, magari dopo 15 giorni senza calcio è meglio rientrare con una partita di questo livello perché non serve trovare motivazione. La concentrazione e motivazione i giocatori la trovano facilmente".

    C'è una storia prima e dopo di lei nella Roma. Quali club non potrà allenare? 
    "Sei troppo simpatico a dire che c'è una Roma prima e dopo di me. Non penso sia così, per fare storia servono i trofei. Si può fare un grande lavoro senza coppe. Ci sono allenatori che fanno lavori fantastici senza coppe, è possibile e in questo senso dico che sento che sto facendo un grande lavoro qui. Ma per fare la storia e lasciare il tuo nome nella vera storia servono trofei che in questo momento non abbiamo. Sono solo 6 mesi, ma siamo lontano da questo. Altri club? Siamo professionisti e dire che non si può allenare altri club è un rischio. Ci sono club a cui puoi dire 'no', non lo dici per mancanza di rispetto per gli altri club ma rifiuti per il tipo di storia tra il club che hai allenato prima e quello che arriva. Dopo il 2010 il primo club italiano che mi ha parlato non è stata la Roma, per dire. La Roma si poteva accettare, l'altro no. Non è mancanza di rispetto, ma non potrò mai allenare la Lazio. E sicuramente loro pensano lo stesso di me. Ma c'è sempre rispetto professionale. Per esempio non penso di aver mai avuto problemi con il Milan, forse qualche battuta. Magari ci sono club che non puoi allenare come questo.

    Risolto il problema con i giocatori non vaccinati?
    Sui non vaccinati sono cose private e i giocatori hanno diritto di tutelare la loro privacy. Anche qualche giocatore ha avuto Covid la settimana scorso e abbiamo rispettato la sua privacy. Le regole sono regole, nel momento in cui il governo italiano deciderà la decisione dovrà essere rispettata. E un giocatore che finora non è vaccinato, ovviamente vogliano che rispetti la legge e possa fare il suo mestiere e giocare. Ma non penso avremo problemi internamente"

    Maitland-Niles? Si aspetta altro?
    "Non mi sento a mio agio a parlarne perché nessuno mi ha detto che è ufficialmente un nostro giocatore. In questo momento non è un nostro giocatore. È cresciuto nell'Arsenal quando ero al Chelsea e al Tottenham, lo conosco bene. Il profilo del nostro mercato è noto, non sarà simile a quello dell'Atalanta o della Fiorentina. Dobbiamo cercare con uno o due giocatori in prestito migliorare l'equilibrio della rosa. Per esempio Karsdorp ha giocato sempre e quando era squalificato con l'Inter, noi non eravamo una squadra e eravamo persi. Il direttore e la società stanno lavorando a questo livello per cercare un profilo di giocatore per il prestito e che il club di provenienza pensi che sia utile venire in prestito. Quando guardi la rosa dell'Arsenal hanno Tomiyasu, hanno poi 3-4 opzioni e noi abbiamo trovato questa opzione. Abbiamo cercato di farlo, vediamo. Se arriva un giocatore, si respira meglio. Poi vediamo, il mercato è aperto per praticamente un mese. Se riusciamo a fare questo nella prima settimana di gennaio, c'è sempre la speranza di fare altro".

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    Pellegrini è pronto per giocare?
    "Ha recuperato bene, grazie a lui, a Carlos Lalin e qualche altro fisioterapista ha avuto qualche giorno di vacanza in meno. Dal 30 che siamo arrivati tutti sta lavorando normalmente. Può giocare, ma non può giocare 90 minuti. Penso che non sia un problema iniziare la partita. Non ho mai problemi con la coesistenza con i giocatori, questo è un problema che mi piace. Abbiamo questi giocatori in mezzo al campo più Villar e Bove che possono giocare, questo è un buon problema per noi".

    Abraham potrà diventare un giorno forte come Ibra? 
    "Non mi piace paragonare i giocatori, soprattutto se si paragonano un giocatore con una storia tremenda e un altro che cerca di costruire la sua storia. Lasciamo Tammy tranquillo, non facciamo paragoni con Ibra.

    Visti i tanti casi Covid non rischiano di essere risultati falsati? 
     Non mi piace questo modo, quando una squadra ha 3-4 infortuni di giocatori importante, e succede tante volte, il risultato non è falsato. È la Roma che gioca contro la Lazio, Napoli e Spezia. Se non gioca Pellegrini, Smalling, Abraham, Zaniolo con 5 gialli il risultato non è falsato. Ci sono delle regole. Sarebbe un'ingiustizia far giocare una squadra senza portiere, in questo senso sì. Ma se ci sono un minimo di giocatori disponibili, ok. Non siamo una squadra con ricchissime opzioni, per noi è un problema ogni volta che manca un giocatore. Ma se c'è un numero sufficiente per giocare, si deve giocare. Mi dispiace solo per i tifosi per la riduzione dal 75% al 50%".

    Il Milan all'andata ha atteso ed è ripartito facendo sentire il pressing. Si aspetta la stessa partita? 
    "A me piace la sua domanda perché è una domanda di una persona che ha letto le partite e capisce. Ma penso che a Pioli piacerebbe sentire quello che dico...È vero che hanno fatto un gioco 'passivo' nel gestire la palla e cercare profondità, ma dire quello di cui abbiamo lavorato...La domanda è bella, ma la risposta è brutta. Abbiamo analizzato tutte le partite, cerchiamo ovviamente di giocare meglio e fare un risultato diverso dall'andata"

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