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  • Mourinho: 'Per ora non torno all'Inter'

    Mourinho: 'Per ora non torno all'Inter'

    Calciomercato.com racconta in diretta tutta la giornata di José Mourinho. Invitato dall'ex presidente Massimo Moratti (ancora proprietario del 30% del club nerazzurro), l'allenatore portoghese ha assistito alla partita di campionato Inter-Sampdoria a San Siro. Lo Special One ha quasi indovinato il pronostico, visto che aveva previsto una vittoria per 3-0 e solo il gol di Quagliarella nei minuti di recupero ha cambiato il risultato sul 3-1 finale dopo le reti segnate da D'Ambrosio, Miranda e Icardi (questi ultimi due accostati in chiave mercato al Manchester United, che quasi sicuramente sarà la prossima squadra del tecnico portoghese). Con Mourinho l'Inter ha centrato un leggendario Triplete nel 2010 vincendo scudetto, coppa Italia e Champions League. 

    23.40 José Mourinho, dopo aver assistito alla vittoria sulla Sampdoria, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Inter Channel: "Ho vissuto tante emozioni allo stesso tempo. Il pranzo con la famiglia Moratti è stato speciale, abbiamo parlato dei nostri tempi, delle emozioni, dei ricordi. Vincere oggi era importante per l'Inter e per noi interisti: noi, perché c'è chi lo è dal primo giorno, io lo sono da quando sono arrivato. È stata una vittoria importante, speriamo di finire bene la stagione e di tornare l'anno prossimo in Champions, dove l'Inter deve stare. Io ho sempre le stesse sensazioni: dopo Real Madrid e Chelsea, dovunque sia ho sempre una connessione fantastica con l'Inter. Sono stato in Cina di recente, o a Londra. Se qualcuno mi chiama per la strada, tante volte sono tifosi italiani interisti che mi vogliono raccontare le loro emozioni. Tornare dopo tanto tempo a San Siro e sentirmi a casa è fantastico, l'Inter sarà sempre la mia casa. Io sono dove sono, ma resto sempre interista. Sono arrivato qui professionista e preparato per dare tutto quello che potevo all'Inter e me ne sono andato interista, è la sensazione migliore. I tifosi sono parte di me, ci sarà per sempre una connessione. Voglio che l'Inter torni a vincere, che i tifosi tornino a sorridere quando vengono a San Siro. Sicuramente l'Inter tornerà ad essere grande". 

    23.32 "È stato bello tornare qui, sono contento di aver portato fortuna e di aver visto l'Inter tornare alla vittoria". Con queste parole, Ronaldo ha commentato il suo ritorno nella San Siro nerazzurra. "All'Inter ho vissuto uno dei momenti più importanti della mia carriera - prosegue l'ex attaccante brasiliano -. È stata la sfida più dura perché, quando sono arrivato in Italia, la Serie A era il campionato più difficile al mondo. Qui c'è sempre aria di casa, adesso speriamo tornino le vittorie perché il tifo sarà sempre fantastico". 

    23.30 Il vicepresidente dell'Inter, Javier Zanetti saluta Mourinho su Twitter: "Un piacere riaverti con noi, José! E sempre FORZA INTER! #amala #mou #InterSampdoria". 

     

    23.00 Dopo aver lasciato San Siro prima della fine di Inter-Sampdoria, José Mourinho si è recato in aeroporto per prendere un volo per Londra. 

    Mourinho: 'Per ora non torno all'Inter'

    21.00 La Curva Nord dell'Inter contesta Ronaldo ("Uomo di m..."), al quale non perdona il passaggio al Milan. Invece solo gratitudine e applausi per José Mourinho, protagonista dello storico Triplete del 2010. 

    Mourinho: 'Per ora non torno all'Inter'

    20.00 José Mourinho ha dichiarato dopo l'incontro con Massimo Moratti prima di Inter-Sampdoria: "Che sensazione ho provato? Quella di tornare a casa in famiglia, ho un rapporto sempre molto vicino con loro anche se sono stato fuori quasi 6 anni, ma mi sembrano solo 6 giorni. Questa è la cosa più bella del calcio, più importante dei risultati e delle vittorie, il rapporto umano e l'amicizia rimangono per sempre, il mio presidente sarà sempre il mio presidente. Se tornavo a Milano quella sera dopo la finale di Champions vinta il 22 maggio 2010 non sarei più andato via, invece volevo provare una nuova esperienza al Real Madrid. Il mio desiderio è che gli interisti siano felici, l'interista più importante è Moratti: se loro sono felici, lo sarò anch'io. Tornare un giorno all'Inter? Perché no? Come ho già fatto al Chelsea. Ma oggi c'è il progetto del signor Thohir e di Roberto Mancini, spero vada tutto bene per loro. L'Inter è il club dove mi sono sentito più amato. Futuro al Manchester United? Il mio futuro è domani a Londra e poi una settimana a Singapore. Non ho favorite per lo scudetto, penso che la gente neutrale vorrebbe veder vincere il Napoli, così come il Leicester in Inghilterra. Se l'Inter arriva terza e torna in Champions, sono felice". 

     


    Mourinho.Inter.Sampdoria.20febbraio2016 di calciomercatocom


    12.30 José Mourinho sarà questa sera a San Siro per assistere a Inter-Sampdoria (mentre alle 12.45 ha pranzato con Massimo Moratti a casa dell'ex presidente nerazzurro). Per lo Special One, che ha scritto la storia sulla panchina nerazzurra, è il primo ritorno a San Siro dal suo addio post triplete nel 2010. Atterrato a Milano, Mou ha rilasciato alcune dichiarazioni: "Non ero mai tornato prima qui, solo una volta per Real-Milan di Champions. Mai successo San Siro interista. Mangiare col mio presidente, con la signora Moratti, con i figli: sensazione fantastica". 


    SU MORATTI - "Non ho mai nascosto che l'anno più bello della mia carriera è stato quello con l'Inter. Poi la vita è così, ma io sono rimasto sempre vicino a Moratti e lui sempre vicino a me. Ci siamo sempre promessi di stare un po' insieme. Ora, senza lavorare, c'è l'opportunità di fare delle cose che non ho mai potuto fare prima. Tornare oggi è una sensazione fantastica, spero solo di tornare a Londra felice non solo per essere stato con i miei amici, ma anche per una vittoria dell'Inter". 

    FUTURO INTER - "Questo è il mio ex club, ma non la mia ex squadra visto che non c'è nessun calciatore che ho avuto. Ma l'Inter è l'Inter, gli interisti sono gli interisti. Dico sempre che tu arrivi all'Inter come professionista e ne esci come interista: questo è il potere di Moratti. Io sono interista, e ripeto che non voglio nessun tipo di speculazione. Io non sarò il prossimo anno allenatore dell'Inter e loro non me lo hanno chiesto. Forse lo sarò in futuro, perché no? Sono già tornato al Chelsea dove avevo allenato. Ma non tornerò già qui, ora hanno il progetto con Mancini e spero che vada bene. Non voglio chiudere la porta per il futuro, nel calcio non si deve mai in nessun caso, specialmente se hai avuto gioia e rapporto fantastico con una società. Ma non è ancora il momento". 

    SUL TRIPLETE - "Penso nasca nel giorno in cui abbiamo perso a Old Trafford in Champions (stagione 2008-2009, ndr). Io e Moratti capimmo che bisognava cambiare tante cose. Il grande artefice fu Moratti. Lui e i tifosi furono decisivi. Ripeto: all'Inter arrivi come professionista, ma poi diventi di più. Quando giochi, quando lavori: c'era un'empatia super con club e tifosi. E questo qualcosa in più ha permesso alla squadra di fare un miracolo come quello di resistere al Camp Nou al Barcellona in dieci uomini e poi di 'mangiare' il Bayern in finale". 

    SUL MANCHESTER - "Lo United una possibilità? Io sto parlando con voi, perché è tanto tempo che non lo facevo e mi sembrava corretto fermarmi. Ma voglio stare tranquillo e non commentare su questo. Non cerco club, aspetto qualche contatto. E' logico. Ma ora ho il piacere di fare cose che di norma non posso fare per questioni di tempo".

    SULLO SCUDETTO - "Chi vince lo scudetto? Juve o Napoli, in questo momento entrambe ancora giocano le coppe e questo può contare. Due belle squadre che hanno fatto percorsi diversi per essere in vetta. Anche la Fiorentina è una squadra fantastica con Sousa, una sorpresa per tanti. Inter e Milan torneranno, la Roma con Spalletti sta rimontando: erano anni che in Italia non si vedeva un campionato così".

    SUL PIRLA - Io non sono un pirla? Un momento divertente che è rimasto. Lo ricordano tutti. Anche io lo ricordo con divertimento. Non parlavo nulla di italiano e mi aiutò un professore, che mi consigliò di imparare per avere un rapporto più stretto con la gente. Anche lui è stato molto importante nel mio percorso".

    SU MANCINI - "Con Thohir, si vede che c'è feeling. Sicuramente non si vincerà il campionato in questa stagione, ma se torniamo in Champions League, o almeno in Europa League, sarà una stagione di rilancio rispetto alle ultime".

    SUL SUO ADDIO - "Magari qualcuno non ha capito bene perché non sono tornato dopo la partita di Madrid. Chi mi conosce, come i giocatori, sa che magari sarei rimasto e non sarei uscito dallo stadio: sarebbe stato troppo difficile per me controllare l'emozione. E loro hanno capito questo. Magari oggi qualche lacrime scorrerà, ma sarà diverso. Se mi aspetto un coro per me? No, mi aspetto cori per l'Inter. Sarà una gara difficile con la Samp, speriamo di uscire dallo stadio felici". 

     

     

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