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  • Mourinho contro l'Italia 'La mia colpa, aver dato autorevolezza all'Inter'

    Mourinho contro l'Italia 'La mia colpa, aver dato autorevolezza all'Inter'

     

    "Non sono modesto, sono credente". Sono le parole del tecnico del Real Madrid Josè Mourinho in una anteprima dell’intervista dal titolo "Vita da Special One" che verrà pubblicata su Fogli, il supplemento di Studi cattolici (n. 595, settembre 2010) in libreria tra pochi giorni.

    "Credente o superstizioso? Qualcuno mi aveva visto stringere un crocifisso durante una partita. Almeno una volta all’anno vado a Fatima. Il crocifisso che porto con me è un regalo di mia moglie".

    Mourinho torna sulla polemica dello scorso anno con il sindaco di Reggio Calabria: "Mi aveva accusato di avere dato una moneta a un bambino disabile per umiliarlo. E invece? Avevo donato a quel bambino il crocifisso che mi aveva regalato mia moglie. Mia moglie l’aveva comprato a Fatima e lo tenevo in tasca da tre-quattro anni. Come sconfiggo la sfortuna? Con la preghiera. Chi mi ha insegnato a pregare? Mia madre. E ricordo ancora certe preghiere che mi faceva dire la sera. Un santo di riferimento? La Madonna di Fatima".

    La mamma lo portava a Fatima mentre Suo padre Felix, ex portiere portoghese, Lo portava sui campi di calcio. "Mio padre viveva per il calcio. Io gli devo tutto. Mia moglie mi segue sempre? Una vera famiglia dev’essere unita. Ovunque. E' una famiglia fantastica, la mia. Siamo molto felici. Mia moglie e i miei figli sono molto importanti nella mia vita".

    Mourinho è attaccato alla sua terra, il Portogallo: "Setubal è il posto dove ritrovo le mie radici. Ogni estate torno per insegnare calcio ai bambini poveri? Ho ricevuto tanto dalla vita e voglio regalare qualcosa a chi è meno fortunato".

    Mourinho torna a parlare di quanto è successo con Muntari nella passata stagione, dopo la sostituzione in seguito al digiuno per il Ramadam. "Niente di speciale. Quando un giocatore non è in forma viene sostituito. Senza problemi. Tifosi interisti delusi di me? Ho fatto quello che si aspettavano da me: vincere. Adesso c’è la panchina del Real Madrid? Sarò ancora il migliore. Ho voglia di rialzare la Champions per la terza volta con una squadra diversa. L’Italia? Non mi hanno perdonato di avere dato autorevolezza all’Inter, che in termini mediatici è dietro il Milan e per il tifo è dopo la Juventus".

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