Cinque vittorie consecutive in campionato e in mezzo due successi in pochi giorni contro il Barcellona e il passaggio del turno in Champions League contro il Manchester United del maestro Ferguson. Il marzo di Josè Mourinho è stato semplicemente trionfale e la notizia dell'addio certo al Real Madrid a fine anno, anticipata ieri dal quotidiano spagnolo As, non ha cambiato la situazione.

Come sempre succede quando di mezzo c'è l'allenatore portoghese, il retroscena non è filtrato per caso. Quando esce una voce così clamorosa nei suoi confronti, è perchè lo stesso Mourinho ha deciso di diffonderla all'esterno. La domanda più gettonata è: perchè farlo ora, nel momento clou della stagione e proprio quando la squadra ha iniziato a girare a mille? La risposta è che il tutto appartiene a una strategia ben precisa. Lo Special One ha dimostrato che, nonostante i notori problemi di gestione di spogliatoio, è riuscito ugualmente a mantenere la sua formazione in corsa per l'obiettivo dichiarato di inizio stagione (la vittoria della decima Champions della storia del club spagnolo) e, a fronte dei 13 punti di ritardo in campionato, a intaccare le certezze degli acerrimi rivali del Barcellona, in particolare con la vittoria nella semifinale di Copa del Rey.

Nelle pieghe dell'accordo raggiunto con i dirigenti del Real Madrid per risolvere il contratto con scadenza 2016, l'ottenimento dei pieni poteri nella direzione della prima squadra per la parte finale di stagione. Con questo stratagemma, Mourinho punta a compattare il gruppo come non è mai riuscito a fare prima e, puntando sulla voglia dei calciatori (anche quelli più ostili) di scrivere una pagina leggendaria nella storia della società, a raggiungere la sua terza Champions League con tre squadre differenti. Il modo migliore per congedarsi da un Paese che non lo ha mai amato, prima di accettare la sfida del Paris Saint Germain o del grande ritorno in Premier al Chelsea o al Manchester City. Non ci sarà l'Inter nel suo futuro prossimo, un giorno chissà. Domenica a Vigo lo Special One ha firmato una sciarpa nerazzurra. L'amore è forte, anche tre anni dopo. "Certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano". Magari non è solo una canzone di Venditti.