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  • Nani alla Lazio, l'ultima scommessa di Lotito: Ferguson lo pagò più di CR7

    Nani alla Lazio, l'ultima scommessa di Lotito: Ferguson lo pagò più di CR7

    • Alessandro Creta
    E' stato il colpo ad effetto del mercato della Lazio. L'arrivo last minute di Lotito, che lo ha strappato al Valencia portandolo a Formello, possibilmente per continuare la tradizione vincente dei portoghesi in maglia biancoceleste. Le sue capriole dopo i gol segnati ricordano da vicino quelle di una leggenda del calcio come Miro Klose o del 'Profeta' Hernanes: la speranza dei tifosi della Lazio è di tornare a vedere spesso quelle acrobazie sia in Italia che in Europa. Stiamo parlando ovviamente di Luis Nani, l'esterno offensivo amico di Cristiano Ronaldo che è arrivato a Roma nelle ultime ore di mercato col compito di sostituire Keita

    CR7 - 30 anni e una carriera importante alle spalle, fatta sì di alti e bassi, ma con squilli d'autore tra Manchester United, Sporting Lisbona, Fenerbaçhe e, appunto, Portogallo. Nella stagione a Valencia Luis Carlos Alberto da Cunha (questo il suo nome completo) non è riuscito a ritagliarsi spazi importanti: 25 presenza e 5 gol nell'annata successiva alla vittoria dell'Europeo con la sua nazionale. Euro 2016 in Francia è stato il momento più alto della carriera del nuovo acquisto della Lazio, appaiato forse solo dalla conquista della Champions League nel 2008 (seguita dal successo nel Mondiale per club) con il Manchester United. Un palmares di tutto rispetto quello di Nani, un giocatore che potenzialmente avrebbe nelle sue corde grandissime giocate, ma che non è mai riuscito a dare continuità alla sua carriera. Sir Alex Ferguson diceva di lui: "Potenzialmente sembrava in grado di diventare anche più forte di Cristiano Ronaldo, ma il suo problema è sempre stata la testa". Infatti lo pagò 25 milioni di euro, 6 milioni in più di CR7. Simone Inzaghi dovrà dunque lavorare molto sull'atteggiamento del suo nuovo giocatore che, se in forma, ha dimostrato più volte di poter essere determinante. 

    FERNANDO COUTO - Abbiamo parlato di tradizione vincente dei portoghesi con la maglia della Lazio: Luis Nani infatti segue altri due grandi connazionali che con la maglia biancoceleste sono diventati grandi vincendo numerosi trofei. Parliamo do Fernando Couto e di Sergio Conceiçao, esempi calzanti di come il connubio Lazio-Portogallo in passato sia stato particolarmente fruttuoso e redditizio in termini di trofei. 
    La bacheca delle competizioni conquistate dal roccioso difensore parla da sola: Fernando Couto con la maglia della Lazio ha vinto uno scudetto, una Coppa Italia e due Supercoppe italiane. Successi anche oltre confine per l'ex centrale di Eriksson che in Europa ha conquistato una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Uefa. Arrivato a Formello nel 1998 dal Barcellona quasi come 'allegato' di un altro giocatore proveniente dal Camp Nou, acquistato da Cragnotti per 30 miliardi di lire con un ingaggio record da 6 miliardi a stagione. Stiamo parlando di Ivan De La Pena, il cui arrivo relegò nell'ombra quella del giovane Couto. La storia poi però ha voluto scrivere un destino diverso da quello previsto da tifosi e addetti ai lavori: il centrocampista spagnolo nella sua militanza laziale ha collezionato appena 15 presenze in due stagioni (di cui una nella seconda parentesi italiana, nel 2001/2002), mentre il suo 'compagno di trasferimento' ha contribuito a riscrivere la storia del club. 145 presenze e 9 reti dal 1998 al 2005, anno in cui decise di trascorrere gli ultimi anni di carriera nel Parma. 

    SERGIO CONCEICAO - Nell'estate del 1998 arrivò a Formello anche un altro portoghese che sarebbe stato grande protagonista con la maglia biancoceleste. Parliamo di Sergio Conceiçao, centrocampista e ala destra che all'Olimpico ha vissuto 3 stagioni tra il 1998 e il 2000, per poi ritornare nel 2003 per un'ultima (mezza) annata. 
    Boom già all'esordio per l'attuale tecnico del Porto, che alla prima partita con la Lazio segnò la rete decisiva nel 2-1 contro la Juventus nella Supercoppa italiana. Era il preludio a due stagioni da incorniciare sia per lui che per la Lazio, culminate due anni dopo con la vittoria dello storico scudetto. 
    Una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea e una Coppa Italia gli altri titoli messi in bacheca da Conceiçao. 
    La seconda avventura del portoghese a Roma non fu però nemmeno lontanamente paragonabile alla prima: dopo due stagioni passate a Parma e all'Inter, Conceiçao torna alla Lazio dove, però, starà solamente per sei mesi. Nel gennaio del 2003 infatti torna in patria al Porto. Il suo contribuito alla causa biancoceleste è però indiscutibile e anche lui come Couto (e gli altri campioni che resero grande quella Lazio) è ricordato con affetto dai tifosi della Curva Nord. Gli stessi tifosi che penseranno magari con un pizzico di nostalgia a quei 'vecchi' portoghesi che hanno dato spettacolo all'Olimpico e nei campi europei. Con la speranza che Nani non possa deludere le aspettative, anzi possa riuscire a far tornare a sbandierare la bandiera del Portogallo anche a Formello. In fondo quante squadre possono vantare tra le loro fila un giocatore "potenzialmente più forte di Cristiano Ronaldo"? 

     

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