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  • Napoli, aggancio al Milan nel segno del 3 e senza Osimhen: scudetto fino alla fine. Atalanta, addio alla Champions
Napoli, aggancio al Milan nel segno del 3 e senza Osimhen: scudetto fino alla fine. Atalanta, addio alla Champions

Napoli, aggancio al Milan nel segno del 3 e senza Osimhen: scudetto fino alla fine. Atalanta, addio alla Champions

  • Alberto Cerruti
    Alberto Cerruti
Aggancio al Milan riuscito, nel segno del 3. Tre come i punti che il Napoli raccoglie meritatamente sul campo dell’Atalanta. Tre come i gol segnati con altrettanti marcatori: Insigne, Politano ed Elmas. E tre come i motivi che spiegano l’importanza di questo successo: la superiorità dimostrata da una squadra vera nel senso più completo del termine che non dipende da un singolo campione, perché tutti sono ugualmente importanti; l’assenza di Osimhen davanti, Rrhmani e Di Lorenzo dietro; la qualità della panchina, perché il terzo e decisivo gol è firmato da Elmas, smarcato da Lozano entrato come lui pochi minuti prima. Domani sapremo se i rossoneri torneranno da soli al comando, ma intanto sappiamo che la squadra di Spalletti può e deve puntare allo scudetto, perché questo 3-1 è un segnale forte per come è maturato, contro un’Atalanta generosa e inconcludente, sempre più lontana dal quarto posto. 

PARTENZA ATALANTA - Il primo tempo del Napoli è una lezione di bellezza e concretezza, chiuso meritatamente in vantaggio per 2-0. A nulla serve, infatti, la migliore partenza dell’Atalanta che per dieci minuti fa soffrire la squadra di Spalletti. Non a caso è Ospina il primo portiere impegnato, bravo a deviare in angolo dopo 8’ un colpo di testa di Malinovskyi. Sembra l’inizio di un assalto dei padroni di casa e invece rimane questo l’unico tiro dell’Atalanta nello specchio della porta avversaria in tutto il primo tempo. Classica illusione per i tifosi nerazzurri seguita poco dopo dalla prima delusione.

LAMPO ZANOLI - Improvvisamente, infatti, il Napoli cambia la partita e lo fa grazie a un’accelerazione sulla destra di Zanoli. Il ventiduenne sostituto dell’infortunato Di Lorenzo, alla prima partita da titolare dopo sette spezzoni, smarca Mertens bravissimo a presentarsi da solo davanti a Musso, che nel tentativo di anticiparlo lo atterra. E’ rigore netto, ma l’arbitro Di Bello non lo fischia e soltanto dopo essere richiamato dal collega  Aureliano al Var, che lo invita a vedere le immagini sul monitor a bordo campo, indica il dischetto. Stavolta nemmeno l’irascibile Gasperini ha nulla da eccepire e Insigne da dischetto fa centro. 

GIOIELLO POLITANO - Colpita, ma non ancora affondata, l’Atalanta reagisce anche se lo fa maniera disordinata con Freuler e De Roon che cercano invano di smarcare Muriel, poco assistito da Koopmeiners e Malinovsky. Ospina non deve più intervenire, anche perché Koulibaky e Juan Jesus davanti a lui spazzano via tutti i palloni. E così, grazie a un’altra ripartenza, il Napoli raddoppia. Lobotka vola verso la porta avversaria ed è messo già senza tanti complimenti prima del suo ingresso in area. Insigne si incarica di battere la punizione ed è bravissimo Politano a deviare al volo di sinistro, firmando un gol tanto bello quanto importante, perché dopo 37’ il Napoli è sul 2-0. E potrebbe addirittura portarsi sul 3-0 con Koulibaly, il cui tocco finale, però, è troppo debole.

FRECCIA BOGA - Gasperini dopo l’intervallo toglie Hateboor e Malinovskyi inserendo Miranchuk e Boga, per sfruttare meglio le fasce soprattutto grazie alla velocità dell’ivoriano che in effetti avrebbe subito la possibilità per segnare ma alza troppo la mira. Più preciso di lui si rivela De Roon, che salta indisturbato nel cuore dell’area di rigore e devia alla perfezione di testa il cross di Miranchuk. E’ il gol che rilancia l’Atalanta e induce Spalletti a correre ai ripari per contenere Boga, con l’immediata staffetta Politano-Elmas. Con l’ingresso di Maejle al posto dell’infortunato Djmsiti, Gasperini dispone una nuova difesa a quattro. Non cambia assetto invece il Napoli, che continua con il suo 4-2-3-1 in cui Lozano e Fabian Ruiz rilevano Insigne e Zelinski, alle spalle della punta centrale Mertens.  

CONTROPIEDE NAPOLI - Come all’inizio della partita l’Atalanta schiaccia il Napoli nella propria metà campo sfiorando il pareggio con Boga, la cui conclusione viene alzata da Ospina. E come si era già verificato nel primo tempo, dopo un’occasione per i padroni di casa, la squadra di Spalletti punisce quella di Gasperini. Stavolta senza sfruttare un calcio piazzato ma con un’azione da applausi, perché il contropiede quando è fatto bene è spettacolo puro. Koulibaly smarca sulla destra Lozano, velocissimo in spazio aperto e bravissimo ad appoggiare sulla sinistra a Elmas, che arriva in corsa, controlla e infila di destro il pallone del 3-1. Con tanti saluti all’Atalanta e soprattutto al Milan agganciato in testa e all’Inter che rimane dietro. 

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IL TABELLINO

Atalanta-Napoli 1-3 (primo tempo 0-2)
 
Marcatori: 14’ p.t. Insigne su rig., 37’ p.t. Politano, 13’ s.t. de Roon, 36’ s.t. Elmas
Assist: 37’ p.t. Insigne, 13’ s.t. Miranchuk, 36’ s.t. Lozano
 
Atalanta (3-4-1-2): Musso; Scalvini, Palomino, Djimsiti (dal 18’ s.t. Maehle); Hateboer (dal 1’ s.t. Boga), de Roon, Freuler (dal 38’ s.t. Pasalic), Zappacosta; Koopmeiners; Malinovskyi (dal 1’ s.t. Miranchuk 6), Muriel (dal 38’ s.t. Cissè). All.: Gasperini.
 
Napoli (4-3-3): Ospina; Zanoli, Koulibaly, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski (dal 25’ s.t. Fabian Ruiz); Politano (dal 14’ s.t. Elmas), Mertens (dal 43’ s.t. Malcuit), Insigne (dal 24’ s.t. Lozano). All. Spalletti.
 
Arbitro: Di Bello di Brindisi
 
Ammoniti: Palomino, Juan Jesus, Ospina, de Roon, Anguissa

Espulsi: -
 

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