Napoli:|Al Bar 900 si parla di 'alieni'
Il prepartita non era stato come gli altri, al bar Novecento. Nella memoria di tutti, gestori e avventori, il nobile Cellino e il suo delicato labiale avevano lasciato il segno, con tutti i gol subiti (e fatti, ma in minor misura) nei minuti di recupero.
Lino mi aveva detto, nel pomeriggio: “dotto’, io ci metto la firma per due pareggi, a Cagliari e a Lazio” (la toponomastica è così, al bar Novecento: si intitolano le città alle società sportive) “due punti e passa la paura.” Gianni invece la pensava diversamente: “tu con questa squadra non devi mai mettere firme. Questi sono ragazzi, sono forti e non lo sanno, quindi certe volte vanno in paura e perdono le partite, certe altre vincono quelle che sembrano perse. No, no: io non firmo. Secondo me tra Cagliari e Lazio una sorpresa ce la fanno.”
Antonio scuote il testone: “attenti, però, con tutto ‘sto trionfo. Cominciano a farsi male, i titolari. Ieri zoppicavano Campagnaro, Dossena, Aronica e Santacroce. Pazienza non era nemmeno partito e Gargano è stato ammonito e sarà squalificato.” Gianni non ci sta a farsi rovinare l’umore: “ma gli altri stanno peggio. L’hai vista l’Inter? Stanno giocando i bambini, adesso. E infatti li abbiamo pure superati.” Lino aggiunge: “e comunque noi stiamo festeggiando non per la classifica, ma perché abbiamo fatto rimangiare le parole ‘napoletani bastardi’ a quel facciaverde di Cellino, ecco perché. E ti dico una cosa: ci sta più gusto a vincere così che dieci a zero. Il Pocho si butta in faccia ai cartelloni, e io ho fatto la stessa cosa col divano di casa.” Però quello che dice Antonio mi pare giusto, e lo dico: se cominciamo a perdere pezzi, adesso che i campi sono pesanti e che i tre punti cominciano a pesare di più, la rosa ristretta può diventare un problema.
Gianni però obietta: “è vero, dotto’; ma mi dovete pure dire, ve lo credevate che Yebda non faceva sentire per niente la mancanza di Pazienza? E pure Sosa non è andato male, fino a quando è rimasto in campo. Poi Santacroce ieri e Cribari e Vitale domenica ci sono piaciuti. Insomma, sarà che i titolari non è che stanno facendo benissimo, ma a me le riserve vanno più che bene.” Antonio fa la Cassandra: “una cosa è il Parma, e pure questo Cagliari, un’altra è una Lazio idrofoba che ha perso due partite e torna davanti al pubblico suo che si credeva che stava per vincere il campionato. Domenica è tosta, ve lo dico io. A ora di pranzo, poi, che è sempre difficile.”
Lino ride: “e vuol dire che ce li mangiamo, che è pure l’ora giusta. Falli attaccare, che questo Napoli se ti scopri ti punisce. E comunque, io firmavo per due punti in due partite e già ne tengo tre. Quindi vado tranquillo e mi godo la partita.” Non ci crede nessuno a Lino che si guarda tranquillamente la partita. Preferiamo immaginarlo che prende il divano a testate, mentre il Pocho si butta sui cartelloni dell’Olimpico.