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  • Napoli, Ancelotti: 'Chiarimento con la squadra. Milik in ritardo, non vedo calcio champagne in Italia'

    Napoli, Ancelotti: 'Chiarimento con la squadra. Milik in ritardo, non vedo calcio champagne in Italia'

    Il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti ha parlato  alla vigilia della gara di Champions contro il Genk, dalla Luminus Arena:

    Cosa deve fare il Napoli per farti passare l'arrabbiatura?
    "Il mio stato d'animo non lo conosce nessuno. Mi dispiace per voi, ma non è molto leggibile: il Napoli sa cosa deve fare, che deve dare il massimo. Se parlate con i giocatori scoprite che non sono arrabbiato".

    Mertens è a un gol dal record di Maradona. Si può fare un paragone?
    "Beh, sarà un grande traguardo raggiungere il miglior giocatore di sempre. In questo momento sta facendo davvero bene, sta lavorando duro e sta segnando: spero per lui che raggiunga questo traguardo, è importante per la storia del Napoli".

    Anche senza arrabbiatura, si aspetta di più dai suoi giocatori?
    "Io ho una grandissima considerazione di questa squadra e di questi giocatori, le volte che sono pienamente soddisfatto sono poche. Conoscendo il valore della squadra e considerando quello che può fare, diventa difficile per me essere pienamente soddisfatto. Si cerca sempre il massimo, secondo me stiamo lavorando bene ma possiamo e dobbiamo fare molto meglio. Ciò detto, non dico di non essere soddisfatto della partita col Brescia: è stato fatto un gran can-can. Credo che dobbiamo essere critici, ma non troppo. Come ho già detto: guardo 1000 partite alla settimana, non vedo questo calcio champagne in tutte le partite. Ci sta soffrire, è normale. Se pensiamo che domani non ci sia da soffrire andiamo in contro a brutte figure. Qui ci sarà da soffrire, altrimenti viviamo un altro sport: il calcio è questo. E paradossalmente la squadra mi è piaciuta di più quando ho sofferto. Quando vedo la squadra dentro l'area nostra forse è il momento in cui mi sento più tranquillo, può sembrare paradossale ma quando stiamo nel fortino sono tranquillo".

    Cosa teme del Genk? Ci sarà una chance per Milik?
    "È una squadra che gioca un bel calcio offensivo, con idee chiare e un'identità precisa. È una squadra che cercherà di fare un calcio propositivo, è successo anche a Salisburgo dove ha sofferto le ripartente avversarie. Milik non è una questione, è un giocatore che è stato in ritardo rispetto ad altri perché doveva risolvere un problema fisico. Ora sta bene, non ha bisogno di essere lanciato o di uno slancio. Se gioca darà il suo contributo come gli altri".

    Abbiamo letto di una strigliata fatta alla squadra. Se c'è stata, l'ha fatta perché era preoccupato per la Champions?
    "Strigliata non mi piace come termine, si strigliano gli asini. Qui ci sono giocatori, persone. Abbiamo fatto una valutazione sulle cose che sono andate bene, per esempio la qualità del gioco e l'impegno; e su quelle che non sono andate bene, come un atteggiamento remissivo nel secondo tempo. Sono valutazioni che faccio sempre, poi farle con la voce alta o bassa sono dettagli, parlare di strigliata mi pare eccessivo"

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